Obiettivo finale? Detenere il monopolio alimentare sul pianeta. La strategia della Monsanto nell'imporre gli OGM
Sono anni oramai che se ne parla, ma
come tutte le notizie scomode, dopo un accanito rumore mediatico, si
tende ad ignorarle, come se non parlarne più le esorcizzasse e così,
una delle più potenti multinazionali al mondo come la Monsanto,
continuano a gestire indisturbate il monopolio alimentare attraverso
la produzione di OGM, i famigerati Organismi Modificati
Geneticamente fino ad indurre il Congresso americano a formulare
una legge contraria ad ogni principio di buon senso, fortunatamente
non ancora approvata ma che, toccando impressionanti interessi
economici, potrebbe vedere la sua applicazione.
Si tratta del fondo “Farmer
Assurance” meglio noto come “Protection act Monsanto”.
In pratica è un disegno di legge proposto da un senatore del
Missouri, un certo Roy Blunt, che prevede una serie di stanziamenti,
a favore della stessa Monsanto, atti ad evitare uno stop del governo
degli Stati Uniti alla sperimentazione sugli Organismi
Geneticamente Modificati. In altre parole la Monsanto Protection
Act consentirebbe alla multinazionale di continuare la coltivazione
degli OGM fino a quando non ne venisse dimostrata scientificamente la
sua pericolosità sull'ambiente, privando così di fatto i giudici
del loro mandato costituzionale, ovvero proteggere i consumatori, gli
agricoltori e l'ambiente e aprendo così la strada a nuove
sperimentazioni.
In questa maniera si accetterebbe il
fatto che non sia più la società che vende un determinato prodotto
a dover dimostrare che questo sia sicuro, ma l'esatto contrario: il
prodotto può essere distribuito e venduto fino a quando non se ne
dimostri la pericolosità. Ricordiamo che appena poche settimane faanche l'Unione Europea si è espressa favorevolmente
all'introduzione di una qualità di mais modificato geneticamente,
il TC1517, anche in questo caso senza che la notizia abbia avuto un
adeguato risalto nei media, a testimoniare come le potenti lobby come
Monsanto, Dupont e Syngenta del monopolio
alimentare, possano influire sulle decisioni dei governi: nonostante
19 Paesi su 28 che compongono la UE si siano espressi
sfavorevolmente, la legge, non ancora approvata in via definitiva, è
passata a causa dell'astensione di alcune nazioni.
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