Dietro l'apparente isolamento della Russia c'è il tentativo di Putin di sfidare l'Ordine Mondiale imposto dagli Stati Uniti.
Dietro la crisi ucraina
si intravede il tentativo della Russia di sfidare l'OrdineMondiale imposto dagli USA a livello planetario. L'analisi
fatta dalla Fondazione Carneige stigmatizza cose che
del resto erano già evidenti da un pezzo, ma la sfida bellica nella
questione ucraina sancisce definitivamente le
intenzioni di Putin. Benché la Russia in questi ultimi anni
abbia stabilito relazioni con organizzazioni occidentali, secondo la
Fondazione, ha dimostrato di non aver mai aderito all'Ordine
Mondiale voluto dagli Stati Uniti non esitando a criticarlo in
diverse occasioni, ma sempre a livello diplomatico o comunque in
maniera non eclatante.
Ora però, sembra che il gigante russo
voglia alzare il tiro nello scacchiere geopolitico internazionale
stabilendo alleanze con altri Paesi che si oppongono al piano
statunitense di Ordine Mondiale. La recente espulsione
dal G8 decisa a La Haya e le sanzioni economiche decise dai Paesi
dell'Unione Europea non sembrano aver scosso Putin più
di tanto, del resto, già quando il cancelliere tedesco Gerhard
Schroder e il presidente francese Jacques Chirac durante la decade
del 2000 abbandonarono il sodalizio, il capo del Cremlino non nascose
il fatto di non avere un particolare interesse ad essere membro di
questo gruppo.
Paradossalmente l'azione di “mobbing”
esercitata dai Paesi occidentali nei confronti della Russia,
non ha fatto altro che che riconoscere alla stessa un ruolo
fondamentale nella geopolitica internazionale, basti vedere la crisi
afghana o quella più recente in Siria o prima ancora le posizioni
assunte dalla Russia nelle questione nord coreana. Ora, con
gli interventi armati in Ucraina Mosca è uscita allo scoperto
e la strategia di Putin è quella di rafforzare le alleanze
con quegli Stati che non si vogliono sottomettere all'Ordine
Mondiale americano a partire da quelli che non hanno aderito al
piano di sanzioni contro Mosca come Cina e India per esempio.
Ma il piano della Russia è
quello di rafforzare i rapporti economici con altri Stati per far
fronte all'azione sanzionatoria dell'Unione Europea e degli
Stati Uniti e tra questi ci sono il Giappone, l'Egitto, la
Turchia, l'Iran e la Crea del Sud e Argentina, Messico e Brasile al
di là dell'Atlantico. L'atteggiamento di Putin si era già
palesato nel caso Edward Snowden e persino durante le scorse
Olimpiadi invernali di Sochi 2014 quando alcuni capi di stato hanno
disertato le manifestazioni ufficiali per protesta contro
l'atteggiamento omofobo della Russia, ma ora si parla di carri
armati veri che sparano proiettili veri in aree dalla forte
instabilità politica e dove i fattori religiosi giocano un ruolo
importante.
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