Il gioco del calcio è il nostro sport nazionale, ma non molti conoscono i rapporti che ha avuto con l'anarchia e le lotte sociali
Intorno al mondo del calcio
ruotano interessi economici enormi e questo si sa, tanto da renderlo
una delle vetrine-spettacolo del capitalismo moderno, ma quello che
non molti sanno a proposito del pallone è come il gioco più
amato dagli italiani e non solo, abbia dei legami con la galassia
anarchica e delle lotte sociali. Questo rapporto tra gioco del
calcio, anarchia e lotte sociali si è evidenziato
talvolta nei nomi dei club, nella scelta dei colori sociali e nei
simboli assunti da varie squadre soprattutto in Nord e Sud America ma
anche in Europa. Vediamo alcuni dei casi più lampanti:
Argentina
Gli immigrati europei che sbarcarono in
Argentina non solo portarono con sé la passione per il gioco del
calcio, ma anche gli ideali anarchici e socialisti che si
diffusero rapidamente sul territorio spesso intrecciandosi tra di
loro.
Nel 1904 fu fondato il club Màrtires
de Chicago che poi prese il nome di Argentinos Juniors (in
cui ha giocato anche Diego Armando Maradona) in omaggio agli
anarchici condannati a morte a Chicago nel 1886 e il Chacarita
Juniors vide la luce in una biblioteca gestita da anarchici a
Buenos Aires con i colori bianco, rosso e nero che contraddistinguono
il movimento libertario. Tra le due tifoserie esiste ancora un solido
rapporto di amicizia basato sulla condivisione degli ideali
anarchici.
Altro caso in Argentina legato alle
lotte sociali è l'Idependiente. I fondatori del club
scelsero questo nome in quanto erano in contrasto con i propri datori
di lavoro dichiarandosi Independientes de Patronal e nel 1908 seguì
il Club Atlético Libertàrios Unidos il cui nome testimonia
la matrice anarchica unitamente ai colori rosso e nero assunti come
colori sociali.
Messico
L'Atlas Guadalajara ha come
simbolo uno scudo rosso e nero con una A bianca nel mezzo a
testimoniare come anche in questo caso sia molto stretto il legame
che unisce l'anarchia con il gioco del calcio e giova
ricordare come nel 2005 il noto Subcomandante Marcos
dell'EZNL, il famoso gruppo in conflitto col governo centrale
messicano nella regione del Chiapas, aveva scritto al presidente
dell'Inter, Massimo Moratti, una simpatica lettera tra il serio e il
faceto dove invitava l'Internazionale italiana ad una sfida
calcistica con una rappresentanza di giocatori neo-zapatisti. Nella
lettera Marcos scrive: “Il calcio, ogni tanto, dovrebbe
smettere di essere un affare e tornare ad essere uno sport
divertente. Un gioco, come avete detto voi, basato su veri
sentimenti”
Stati Uniti
Il nome di questo club, nato a
Washington nel 2000, non lascia spazio a dubbi: Anarchist Soccer
League. Si tratta di una lega calcistica amatoriale composta da
squadre che hanno come riferimento il movimento anarchico, i
punk e l'area rivoluzionaria in generale. Il suo scopo è quello di
sottrarre il gioco del calcio alle influenze capitalistiche.
Una delle squadre associate a questa lega è il Kronstadt FC
il cui nome ricorda i marinai russi che nel 1921 si ribellarono al
governo bolscevico russo. Nel 20 settembre 2003 a Detroit, si svolse
un torneo chiamato “Imperialism is Off-Sides! Anarchy Rules”
(lImperialismo è fuori gioco! Anarchia Regna!).
Croazia
l'Hayduk Spalato, una squadra
molto seguita nel Paese balcanico, come primo nome aveva Anarkho.
Anche qui poco spazio alle interpretazioni
Spagna
Nel Paese iberico la competizione
politica tra destra e sinistra si incarna nel Real Madrid,
legata al potere economico della capitale (non a caso molti dei suoi
sostenitori si auto definiscono franchisti e fascisti) e il
Barcellona e l'Atletico Bilbao. Soprattutto l'Atletico
che riuscì a mantenere il suo carattere anti franchista durante il
regime. In Spagna possiamo menzionare un'altra squadra con forti
legami all'ideologia anarchica, il Rayo Vallecano, un piccolo
club del quartiere operaio di Vallecas i cui sostenitori sono in
prevalenza anarchici o anti fascisti
Germania
il Futball-Club St. Pauli von 1910,
che porta il nome di un quartiere di Amburgo, può vantare il primo
presidente di una società calcistica tedesca, Corny Littman, a
dichiararsi apertamente omosessuale. Il St. Pauli è stata anche la
prima società a vietare l'ingresso nel proprio stadio ai tifosi di
estrema destra, questo accadeva tra il 1980 e il 1990
Italia
In Italia non ci sono evidenze
particolari se si esclude il Livorno nella cui tifoseria
spiccano molti aderenti alla sinistra: anarchici, comunisti e
anti fascisti. Merita di essere ricordato lo striscione che i tifosi
esibirono in un'amichevole con la Turchia a favore della prigioniera
comunista Guler Zen
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