Gli Stati Uniti stanno affondando nel pantano ucraino ed è una guerra contro il tempo.
Le autorità di Kiev hanno dato
l'ordine all'esercito di reprimere i movimenti di protesta delle
popolazioni del sud-est dell'Ucraina. Il pretesto? Presto
detto: quando a marzo, con un colpo di mano, è salita al potere la
nuova classe politica, la legge sulle lingue che garantiva
nell'Ucraina del sud est come status ufficiale la lingua russa
è stata abolita, da qui le proteste della popolazione che si è
vista deprivata di una identità propria. A questo punto fare passare
operai, massaie, dentisti e avvocati per terroristi e separatisti è
stato un gioco facile, un ottimo pretesto per una repressione e tutto
questo, guarda caso, dopo la visita a Kiev del capo della CIAJohn Brennan.
Così, sotto gli occhi complici di
Stati Uniti e Unione Europea, il governo ucraino
ha mandato in quelle zone carri armati, forze speciali, gruppi di
ultra-nazionalisti armati e persino mercenari da altri paesi a
sparare sulla popolazione civile, cosa che il deposto Viktor
Yanukovich non aveva mai fatto, per reprimere la protesta
popolare. Dietro questa manovra appare evidente il ruolo di
Washington e della CIA: in perfetta linea con la
politica dell'ordine americano.
Ora però gli Stati Uniti si
trovano in una corsa contro il tempo: Mosca ha dichiarato che
non esiterà ad intervenire con le armi in difesa dei cittadini
russi, anche al di fuori dei propri confini e la repressione nei
confronti di questi è già in atto, solo questione di tempo dunque e
Washington sta correndo il rischio di ritrovarsi impantanato in
Ucraina come nella guerra in Vietnam, solo che in questo caso
si tratterebbe di un eventuale confronto diretto tra le due super
potenze con esiti del tutto imprevedibili e, soprattutto, con un
dissenso interno che comincia già a manifestarsi nei blog
statunitensi: “Dove sono questi terroristi e queste forze
speciali russe -domandano- si sono forse travestiti da
nonnine?”
L'amministrazione Obama sta
tentando di correre ai ripari: nel corso di una conferenza stampa a
Washington, il capo dei servizi stampa del Dipartimento di
Stato, Jennifer Psaki, ha dichiarato che le autorità
di Kiev cercano solo di assicurare “pace e tranquillità”,
ma alla domanda sul perché gli Stati Uniti abbiano condannato
l'uso della forza contro i manifestanti di Maidan ha semplicemente
affermato che “Era una situazione completamente diversa”
come se pallottole e manganelli fossero in grado di distinguere tra
buoni e cattivi. Se la Russia dovesse occupare in sud est
dell'Ucraina per difendere i cittadini russofoni allora si che
l'America si troverebbe una bella gatta da pelare.
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