Come si affronta un lutto quando si è detenuti? Ce lo descrive Gina Pesolino con parole semplici che sgorgano dal cuore, parole che si trasformano in poesia
La questione si potrebbe liquidare semplicemente dicendo: “Te la sei cercata”. Forse è così, ma noi non sappiamo cosa abbia commesso Gina Pesolino per scontare una condanna, sappiamo solo che è una madre, ed una figlia, che ha vissuto in carcere una drammatica separazione: il lutto incolmabile di un affetto grandissimo. Noi non commentiamo le sentenze, non esprimiamo giudizi e non puntiamo il dito; noi raccontiamo storie, facciamo “evadere” le parole, lasciamo scorrere i sentimenti semplicemente perché siamo convinti che la pena non debba mai essere un inutile supplizio, ma un percorso verso il reinserimento ed è per questo che rispettiamo il diritto di Gina di raccontare la sua storia triste e di far conoscere la sua poesia
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