Secondo un giornalista americano dietro la crisi ucraina ci sarebbe la longa manus della CIA
In una dichiarazione rilasciata a RIA
Novosti, l'agenzia di informazione russa, George Mapp,
giornalista statunitense esperto nella investigazione e nella ricerca
sulle attività compite dai servizi segreti, afferma che negli ultimi
mesi, dietro la crisi russo-ucraina, la CIA abbia svolto un
ruolo significativo. A sostegno di questa tesi Mapp ritiene che sia
significativa la recente visita in Ucraina del direttore della CIA
John Brennan il quale, stando a una fonte anonima vicina ai
servizi segreti ucraini, anch'essa citata dall'agenzia russa RIA
Novosti, si sia riunito con i capi della sicurezza ucraina, pochi
giorni prima che il ministro degli Interni preannunciasse l'inizio
delle operazioni di polizia contro i ribelli dell'est del Paese
ostili al regime del deposto Viktor Yanukovich.
Sempre secondo quanto afferma George
Mapp, i fatti sarebbero perfettamente coerenti nella logica del
gioco geo-politico in atto in tutto il Paese definendo la situazione
in Ucraina come un elemento di una più vasta “partita a
scacchi”che stanno portando avanti altri paesi dell'area coinvolti.
In pratica, sostiene il giornalista americano, la CIA non solo
sia coinvolta negli avvenimenti, ma che addirittura abbia gestito
tutta la gestione delle proteste fin dall'inizio con l'obiettivo di
distrarre l'attenzione della Russia dalla situazione siriana e
portando ad esempio la rivoluzione arancione dell'Ucraina del 2004
dove l'intelligence statunitense giocò un ruolo importante. A
seguito di queste dichiarazioni il governo di Mosca ha chiesto al
Dipartimento di Stato americano spiegazioni ufficiali riguardo
la visita a Kiev del direttore della CIA
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