Putin risponde all'embargo occidentale cercando alleanze in America Latina, prima tappa Cuba
Se da una parte l'America, e buona parte
del mondo occidentale, hanno posto l'embargo contro la Russia dopo
l'annessione della Crimea e la questione ucraina, Vladimir Putin, il
leader del Cremlino, non è certo rimasto con le mani in mano. Primagli accordi economici con la Cina ed ora il riavvicinamento ai Paesi
latino americani, in cerca di nuove alleanze strategiche. Oggi il
presidente russo è sbarcato a Cuba per incontrare Raul Castro,
l'attuale presidente, e Fidel, storico alleato dai tempi dell'Unione
Sovietica. Non solo un viaggio di rappresentanza politica quello di
Putin, ma un vero piano di accordi strategici ed economici. Infatti
la Russia ha dichiarato di azzerare del 90% il debito di 35,2
miliardi di euro che Cuba si trascinava dietro dai tempi dell'URSS.
In realtà la decisione era già stata presa in considerazione dal
premier russo Dmitri Medvedev nell'ottobre scorso durante un suo
precedente incontro nell'isola caraibica, ma l'ok definitivo della
Duma, il ramo basso del parlamento russo, si è avuto solo venerdì
scorso.
Putin, a sorpresa, si è anche recato
in Nicaragua dove ha incontrato un altro storico alleato, Daniel
Ortega, il famoso rivoluzionario sandinista. Anche in questo caso il
presidente russo si è detto disposto ad un rafforzamento dei
rapporti economici con il Paese centro americano.
Nell'agenda di Putin anche una visita
in Brasile ed una in Argentina nel quadro di quello che viene
definito BRICS, l'unione economica con i principali Paesi emergenti:
Brasile, Russia, India, Cina e Sud-Africa.
Putin comunque, non si è limitato solo
al generoso regalo fatto a Cuba con il quasi totale azzeramento del
debito: tra lui e Raul Castro sono stati siglati degli importanti
accordi bilaterali relativi all'esplorazione petrolifera al largo
dell'isola, per la creazione di un nodo aereo internazionale e per
l'equipaggiamento di due impianti termoelettrici per un valore pari a
1,6 miliardi di dollari.
Se la NATO dunque, fa pressione intorno
ai confini russi nella speranza di poter mettere le mani sui
giacimenti di gas ucraini e per avere un affaccio sul Mar Nero, la
Russia non fa da meno e rilancia nel quadro di una strategia
geopolitica intercontinentale, non resta che attendere gli eventi
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