Non c'è conflitto sul pianeta dove non ci sia la “longa manus” della dittatura democratica americana
Dietro il pretesto di combattere il
terrorismo a livello globale l'America, vuoi con i suoi apparati
militari, vuoi con le infiltrazioni dell'intelligence, opera su tutto
il pianeta per imporre il suo “Ordine Mondiale”, una vera e
propria “dittatura democratica” di cui si sente l'unica ed
esclusiva depositaria. Dopo gli attentati dell'11 settembre del 2001
(attentati sui quali sono stati espressi dubbi sulla vera paternità
di Al Qaeda) l'allora presidente George Bush dichiarò la sua guerra
totale contro il terrorismo e fu il pretesto per dare il via
all'operazione Desert Storm con la quale invase l'Iraq colpevole,
secondo gli Stati Uniti, di possedere armi di distruzione di massa, cosa rivelatasi poi non vera.
Da allora la parola “terrorista”
viene usata contro tutto ciò che esprime disaccordo con gli Stati
Uniti e le sue Nazioni satellite: è il caso dei secessionisti
russofoni dell'est dell'Ucraina, ma questa volta la posta in gioco è
ben più alta e Washington sta giocando la partita sull'Europa contro la Russia e probabilmente anche la Cina. Se gli attentati contro le
torri gemelle potevano essere considerate come un attacco diretto sul
suolo degli Stati Uniti non si capisce bene la ragione per cui la CIA
abbia prima fomentato e poi sostenuto il governo di Kiev nella
repressione contro i ribelli ucraini, o meglio, si conosce, ma si
preferisce puntare ancora sul principio della democratizzazione
forzata per distrarre l'attenzione dagli interessi economici in gioco
che riguardano il dominio sull'Europa e l'approvvigionamento delle risorse di gas naturale presenti in quelle remote regioni.
L'America sta stuzzicando l'orso russo
per spingerlo a reagire, ma Putin, contrariamente a quanto ci si
poteva aspettare, mantiene una calma prudente e, oltre ad aver
stretto rapporti commerciali con la Cina, intende ridisegnare l'ordine economico mondiale privando il dollaro del monopolio sulle
transazioni mentre ha già preparato un “Libro Bianco” nel quale
sono documentate accuratamente tutte le violazioni avvenute in
Ucraina dal dicembre 2013 al marzo del 2014, libro bianco di cui certamente, la propaganda occidentale non vuole che si venga a conoscenza.
Il rischio che gli Stati Uniti passino palesemente dalla parte del
torto adesso è molto alto
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