I tanto decantati e discussi F-35 restano a terra per ordine del Pentagono, un incendio prima del decollo mette in discussione la sicurezza del velivolo
Restano a terra i Joint Strike Fighter-F-35 della flotta aerea americana, lo ha ordinato il Pentagono dopo l’incendio che lo scorso 23 giugno è scoppiato a bordo di uno di essi durante la fase di decollo dalla base aerea di Eglin in Florida, fortunatamente senza conseguenze per i piloti.
Secondo quanto riferito dall’ammiraglio John Kirby, portavoce del Pentagono, le cause che hanno provocato l’incendio non sono ancora note: “Sono stati richiesti ulteriori controlli ai motori degliF-35 e la ripresa dei voli sarà decisa sulla base dell’esito dei controlli e dell’analisi delle informazioni raccolte” ha dichiarato.
Secondo quanto riferito dall’ammiraglio John Kirby, portavoce del Pentagono, le cause che hanno provocato l’incendio non sono ancora note: “Sono stati richiesti ulteriori controlli ai motori degliF-35 e la ripresa dei voli sarà decisa sulla base dell’esito dei controlli e dell’analisi delle informazioni raccolte” ha dichiarato.
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