Una rivoluzione consapevole nasce dalla conoscenza. Se è solo la reazione ad un disagio è ribellione.
Una rivoluzione consapevole vuole
cambiare le cose, la ribellione le rifiuta stizzita eppure tra le due
c'è un confine sottile che alle volte diventa impalpabile, ma una
rivoluzione consapevole spesso genera cultura, la sola ribellione è
molto più vicina al fanatismo.
Trovare un punto d'incontro armonico
tra le due istanze sarebbe l'ideale, ma non è impossibile: unire
l'impulso al raziocinio, modificare, non distruggere; agire con una
strategia comune per un fine comune.
A tale proposito esiste un gruppo di
persone che ha messo in piedi un progetto veramente ambizioso:
combattere gli abusi della politica con gli stessi strumenti che la
legge mette a disposizione. Una ricetta semplice che ha già dato i
primi risultati: facendo leva su una sentenza della Corte
Costituzionale del 4 dicembre del 2014, che dichiarava illegittime le modifiche legislative apportate con la Legge
270/2005 meglio nota col nome di “porcellum” come la definì lo
stesso Roberto Calderoli e a cui si deve la paternità: una porcata.
Una porcata, approvata sotto il governo Berlusconi III, in cui si
sono avvicendate ben altre 5 legislature (governo Prodi II, dal 17 maggio 2006 al 6 maggio
2008; governo Berlusconi IV, dall'8 maggio 2008 al 16 novembre 2011;
governo Monti, dal 16 novembre 2011 al 27 aprile 2013; governo Letta,
dal 28 aprile 2013 al 21 febbraio 2014 e infine l'attuale governo
Renzi insediatosi il 22 febbraio del 2014)
il Gruppo Tecnico Libra
si è fatto promotore di una denuncia che vuole vedere seduti al
posto degli imputati un folto numero di politici affinché rispondano
al Popolo italiano di una situazione di fatto che viola la stessa
Legge. Punti di forza di questa denuncia sono l'art. 294 c.p.“attentatocontro i diritti politici dei cittadini” e l'art. 278 c.p.“usurpazionedi potere politico” reati gravissimi che prevedono pene severe.
La denuncia del Gruppo TecnicoLibra rappresenta un caso unico in Italia, una vera
Norimberga: il Popolo italiano contro una classe politica
corrotta, di qualsiasi schieramento sia, a cui chiede di rispondere
delle pesanti accuse. Per ottenere questo risultato è necessaria la
piena collaborazione tra tecnici e persone comuni, tra esperti delle
leggi e della comunicazione e da individui che sostengano e
diffondano l'iniziativa.
La denuncia di Libra che è stata
presentata alla Procura di Roma a febbraio del 2014 ha aperto le
indagini preliminari. Ma il PM ha poi fatto una richiesta di
archiviazione lampo e, secondo il Gruppo Libra, non completa e
discutibile nelle motivazioni. Tant'è vero che a maggio è stato
depositato l'atto di opposizione all'archiviazione ed il GIP ha
concesso l'udienza per discutere la riapertura delle indagini per il
16 ottobre prossimo a Roma.
E' evidente che se le indagini sui
nostri politici dovessero continuare assisteremmo ad una rivoluzione
epocale per il nostro Paese, che avrebbe sicuramente ripercussioni
anche in ambito Comunitario. La rivoluzione consapevole è partita,
ora si attende la ribellione popolare per fare pressione affinché
questa Norimberga italiana arrivi a conclusione, seguire la vicenda è
importante per tutti i cittadini, qualunque sia il loro orientamento
politico, meglio se attivamente e in maniera capillare su tutto il
territorio.
Per chi volesse “sintonizzarsi”
ecco alcuni canali dove approfondire ulteriormente:
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