Domani, in occasione delle elezioni europee, sul nostro profilo Facebook troveremo tutti il tasto “Sono un elettore”. Che senso ha dirlo?
Domani (domenica 25 maggio) tutti gli
utenti di Facebook troveranno sui propri profili un tasto
speciale dedicato alle elezioni europee, il pulsante “Sono
un elettore”. Lo scopo, secondo gli ideatori dell'iniziativa,
sarebbe solo quello di comunicare ai propri amici o a tutti coloro
che visiteranno la nostra pagina di “comunicare di aver compiuto
il proprio dovere civico”. Ce n'era bisogno? E evidente che
chiunque voglia comunicare alle proprie cerchie di conoscenze la
personale adesione all'iniziativa elettorale è libero di farlo in
qualsiasi momento, è libero persino di esprimere le proprie
preferenze e addirittura sul social network sono sorti
dei gruppi ad hoc per sostenere l'una o l'altra parte negli
schieramenti politici in campo, perché dunque aggiungere questo
tasto?
Apparentemente potrebbe anche sembrare
una cosa simpatica se non addirittura lodevole: dimostrare a tutti
quanto siamo bravi, ligi e rispettosi delle regole comuni, ma in
realtà il pulsante “Sono un elettore” è qualcosa di
molto più subdolo, un ulteriore strumento di controllosociale, vediamo perché partendo da un concetto di “non
affermazione”: non cliccare il nuovo tasto di Facebook
significa ammettere implicitamente il fatto di aderire a quella vasta
fascia di astenuti o indifferenti che non dichiarano di
essersi recati ai seggi e questo al di fuori della loro volontà, un
po' come il discutibile principio del “silenzio-assenso”;
il concetto di agnosticismo, la libertà di essere semplicemente
indifferenti o di non volersi fare coinvolgere è completamente
ignorata e come tale annullata.
Ma d'altra parte Facebook haposto maggiore attenzione alla sicurezza dei dati dell'utente
ricordandogli con un pop-up di assicurarsi su chi è autorizzato a
vedere i propri post (amici, pubblico o personalizzato) aspetto al
quale spesso molti non prestano eccessiva attenzione. Va ricordato
infatti che molti recruiter o addetti alla selezione del personale
usano i social network per avere maggiori informazionesul candidato, quello che si posta su Facebook, su Twitter
o su altri social network, se non filtrato
adeguatamente dall'utente, diventa una incancellabile prova dei
nostri orientamenti, dei nostri stati d'animo o semplicemente dei
nostri gusti nel campo musicale, il tasto “Sono un elettore”
è un altro strumento di giudizio messo a disposizione dalla grande
“effe blu” e non sembra che l'utente ne sia l'effettivo
beneficiario: non solo un tasto inutile, ma addirittura insidioso
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