mercoledì 21 maggio 2014

Tre toreri incornati a Madrid: sospesa la corrida, non accadeva dal 1975

La corrida di Las Ventas, a Madrid, è stata sospesa perché i tre toreri sono stati incornati, non accadeva dal 1975

corrida
Si potrebbe dire “la rivincita dei tori”, ma non è così: ancora una volta l'arena di Las Ventas, a Madrid, si è macchiata di sangue, solo che questa volta, oltre a quello dei tori c'era anche quello dei tre toreri scesi in campo per il cruento spettacolo, tre per l'esattezza tutti finiti in infermeria con gravi lesioni per cui, alle otto di sera, dopo appena un'ora dall'inizio della corrida, gli altoparlanti hanno dato l'annuncio della fine anticipata. Erano 39 anni che ciò non accadeva, dal 1975. il primo a cadere sotto le corna del toro è stato David Mora che è stato incornato da Deslìo (così si chiamava l'animale) la prima volta, mentre l'attendeva in ginocchio, ad una spalla volando in alto come se fosse stato un fantoccio e la seconda volta ad una gamba riportando una ferita all'altezza dell'arteria femorale. A quel punto è intervenuto il secondo torero, Antonio Nazarè, che è riuscito ad uccidere la povera bestia, ma nel secondo incontro anche lui ha avuto la peggio quando il un altro toro lo ha colpito alla rotula destra rivolgendosi poi contro il terzo matador, Saùl Jiménez Fortes colpendolo al petto.

Fin qui la triste cronaca di una giornata maledetta, un fatto inconsueto, la rivincita dei tori sui toreri (peccato però che le povere bestie abbiano fatto lo stesso una brutta fine), ma la notizia ha rilievo proprio perché questa volta è stato l'uomo la vittima di quel tragico gioco che si fa passare come sport nazionale senza pensare che anche noi, in Italia, siamo autori di simili concezioni barbare della vita animale, basti pensare al Palio, quello di Siena è il più famoso, ma ce ne sono altri, meno noti che si disputano in varie città. Chi ha avuto modo di assistervi, anche in televisione, avrà avuto modo di vedere come arrivano ai canapi quei poveri cavalli: stressati, già sudati e probabilmente dopati per fare una migliore prestazione e quando hanno la disgrazia di cadere rovinosamente spezzandosi un garretto, passano direttamente dalla chiesa dova hanno ricevuto la benedizione al macello dove diventeranno bistecche, per non parlare di zoo, centri di detenzione spacciati come luoghi per la salvaguardia delle specie animali o circhi, dove si costringono le bestie a fare cose assolutamente innaturali per divertire un pubblico insensibile e di esempi se ne potrebbero fare tantissimi, da Marius, la giraffa giustiziata nella civilissimaDanimarca alla strage delle foche ai cani uccisi per diventare cibo ...o solo per divertimento. Un elenco infinito

Con tutta la solidarietà per quei tre toreri incornati nell'arena di Las Ventas a cui auguriamo una svelta guarigione il nostro pensiero, se vuole essere equo, si deve soffermare anche su tutti quegli animali, galline in batteria, topi da laboratorio, agnelli pasquali, delfini, tartarughe e vittime dell'altra attività che erroneamente viene chiamata sport, la caccia, uccisi o brutalmente maltrattati da una specie animale che si considera superiore per intelligenza: l'uomo

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