Secondo il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ci potrebbe essere un collegamento che lega i bitcoin alle minacce terroristiche, indaga il CTTSO
Le nuove tecnologie digitali, le monete
virtuali note come bitcoin, i social network e
persino gli smarphone di uso comune, sono al centro
dell'attenzione del Dipartimento della Difesa americano che ha
avviato un programma di ricerca per verificare se e quanto queste
possano essere messe in relazione con il terrorismo e la
minaccia alla sicurezza interna. Il programma sarà gestito da
un'apposita divisione del Pentagono il, CTTSO (Combating TerrorismTechnical Support Office) che ha il compito di valutare le
potenzialità del terrorismo e della guerra non convenzionale,
lo ha riportato l'International Business Times il quale riferisce
anche che il CTTSO ha pubblicato un bando col quale ricerca
esperti nel settore informatico che possano affiancare l'esercito
nello studio delle tecnologie avanzate e all'uso che di esse si
potrebbe fare per finalità di terrorismo. La notizia è
confermata anche da Bitcoin Magazine all'interno del quale il CTTSO
sollecitava l'invio di progetti per “Soluzioni innovative per
sviluppare e/o rafforzare nuovi concetti e sistemi per comprendere il
ruolo delle monete virtuali”.
“L'introduzione della moneta
virtuale -si legge ancora- potrà facilmente costituire una
minaccia finanziaria, accrescendo la non trasparenza, la velocità
delle transazioni e l'efficienza complessiva degli attacchi
terroristici”. Il problema fondamentale dei bitcoin
infatti risiede nell'anonimato che diventa una preoccupazione
prioritaria nell'applicazione delle leggi e dei controlli come si è
visto per siti come Silk Road, una sorta di mercato nero digitale
dove gli utenti, sotto la copertura dell'anonimato, potevano
acquistare di tutto, dalle droghe alle armi a chissà cos'altro fosse
vietato dalla legge. Il sito, dopo l'arresto dei suoi fondatori fu
ritenuto chiuso, ma pare invece che sia ancora attivo. Gli arresti
sono avvenuti nell'ottobre del 2013 con la cattura di Ross Ulbricht e
a gennaio del 2014 l'FBI ha reso note le accuse a carico di RobertFaiella e Charlie Shrem per le operazioni di scambio effettuate con
la Silk Road attraverso transazioni in bitcoin.
Dopo che a febbraio del 2014
un'importante agenzia di scambio in moneta elettronica aveva
dichiarato fallimento a causa di un furto digitale di centinaia di
migliaia di bitcoins e dopo che il Dipartimento del Tesoro
americano aveva dichiarato che, sulla scorta delle indagini svolte
non aveva rilevato prove concrete per dimostrare l'uso dei bitcoin
nel finanziamento di attività di terrorismo il CTTSO
ha deciso di fare luce sul cosiddetto software anonimo o dark web
dove si annidano siti clandestini invisibili ai normali motori di
ricerca. Nelle indagini della CTTSO rientrano anche il noto
sistema operativo Android, e i social network come possibile
veicolo per diffondere campagne di tipo terroristico
NOTA: alcuni dei siti riportati nei link potrebbero essere in inglese, per tradurli potete usare il traduttore del vostro browser
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