lunedì 5 maggio 2014

India, bambina stuprata da un prete cattolico. La frase di Cristo aveva un significato diverso

Una bambina di 10 anni è stata stuprata da un prete prima della comunione. Forse aveva interpretato male le parole di Cristo?

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Una storia che lascia ferite nell'anima: una bimba di appena 10 anni è stata stuprata dal prete cattolico che avrebbe dovuto celebrare la sua comunione con Dio. L'episodio è avvenuto nello stato meridionale del Kerala. Con il preteso di fare provare alla bimba il vestito della prima comunione il 44enne sacerdote Raju Kokkan, ha attirato la giovane vittima nella propria abitazione ed ha abusato della sua innocenza. E' stata la madre della piccola a denunciare il fatto alla polizia così il prete-orco è stato rintracciato presso la casa di alcuni conoscenti a Nagercoil, nel vicino Tamil Nadu, dove sperava di sfuggire alla giustizia. Secondo la polizia il sacerdote, che prestava servizio presso la chiesa di Thaikkattusery, non era nuovo a tali “prodezze” e pare che l'uomo avesse già abusato in precedenza della giovane vittima e che le aveva scattato delle foto di lei nuda con in mano un telefonino.

Fin qui la triste, squallida cronaca di un ennesimo abuso ai danni di un innocente inasprita dal fatto che a compierlo sia stato un uomo di chiesa e allora ci si chiede provocatoriamente: sono forse state travisate le parole di Cristo quando dice: “Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio. In verità vi dico: Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non entrerà in esso. E prendendoli fra le braccia e imponendo loro le mani li benediceva” (Matteo 18-14)? No, siamo abituati a notizie di questo tipo e in fondo non ci meravigliamo più di tanto, del resto, anche nel nostro Paese episodi simili fanno parte della quotidianità, meno eclatanti forse, ma non meno brutali se la cronaca quotidiana spesso ci riferisce di abusi sulle donne, baby squillo e una pedofilia diffusa nella chiesa che si è combattuta solo a parole.

Ben altro intendeva Cristo con le sue parole: “Lasciate che i bambini vengano a me” non era certo un adescamento, ma un invito a rendere partecipi i fanciulli di una spiritualità che spesso gli adulti comprendono solo per comodo. Le due domande che vengono spontanee nell'apprendere di questo episodio sembrano ormai retoriche: perché un uomo di cui si conoscevano già le tendenze malsane è stato lasciato a guidare il “gregge” di quella parrocchia? E perché, se già i fatti erano noti, la madre ha lasciato andare sola la bambina? Forse la risposta è più semplice di quanto non sembri: agiamo guidati solo dalle consuetudini, finché tutto scorre tranquillo non ci sogniamo neanche di cambiarle, in fondo, anche se quell'uomo, come sapevano tutti, era un orco, era pur sempre un prete e tanto bastava... fino a che non ha azzannato la preda. P.S. L'autore di queste righe rivendica il suo più completo ateismo

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