martedì 19 agosto 2014

Chi sono gli Yazidi o Shaioan peresht “adoratori del diavolo”?

Il tentativo in atto da parte del gruppo islamico dell'ISIS di creare un nuovo Califfato ha portato le loro principali vittime, gli Yazidi, sotto la luce dei riflettori internazionali, ma chi sono costoro?

Yazidi
Quasi del tutto sconosciuti agli occhi di molti gli Yazidi, o Yezidi, sono i seguaci di una religione antichissima, lo Yazidismo appunto, che affonda le sue radici intorno all'anno 4.750 avanti Cristo. Il drammatico conflitto che in questi giorni sta sconvolgendo l'Iraq ha riportato questo popolo mite sotto la luce dei riflettori internazionali, vediamo di conoscerlo un po' più da vicino.
Lo Yazidismo nasce e si sviluppa principalmente nel nord ovest dell'Iraq, quasi al confine con Siria e Turchia. Attualmente si stima che i fedeli di questa antica religione siano tra i 300.000 e gli 800.000 di cui 300.000 dislocate in due aree dell'Iraq: le montagne del Gebel Singiar e i distretti di Badinan e Dohuk i restanti sono divisi tra Turchia, Iran, Germania ed ex Unione Sovietica.
La religione Yazidista racchiude al suo interno molte influenze di atri culti del Mediterraneo Medio Orientale: ebraismo, cristianesimo nestoriano, alcune influenze islamiche ed altri aspetti pagani.
Le pratiche legate al loro culto prevedono il battesimo, la circoncisione, il digiuno e il pellegrinaggio, nonché il divieto di mangiare alcuni cibi.
Dal punto di vista dottrinale gli yazidi credono che il creatore dell'universo sia un unico dio, ma, come in quasi tutte le altre religioni, ha un antagonista, MelekTa-us, dalle sembianze di pavone, che rappresenterebbe il male. La cosa curiosa di questa religione è il fatto che il dio creatore, considerato buono per sua natura intrinseca, sia aureo ed autosufficiente: non avrebbe senso adorarlo secondo gli yazidi, ma al contrario è Melek Ta-us, il diavolo, al centro del loro culto, che diventa così il vero oggetto di offerte e di preghiere con lo scopo di attenuare la sua malvagità e sia più “disponibile” con il genere umano.
Questa strana caratteristica della religione yazidista ha fatto si che la parte più intollerante dell'islamismo, quella più radicale, li abbia portati ad essere considerati come adoratori del diavolo tant'è vero che il nome che veniva dato loro il lingua persiana era Shaioan pereshet, “adoratoridel diavolo” o, in turco, Cyrag Sanderen “spegnitori di lampade”
L'odio verso questa minoranza religiosa da parte del mondo arabo integralista si può riassumere in un proverbio di quelle aree: “Tre calamità vi sono al mondo: le locuste, i topi e i curdi (dove per curdi s'intendono gli yazidi)”
In effetti di questa arcana religione si conosce ben poco. Quello che si sa è che è una comunità pacifica e riservata, tollerante verso le altre religioni, ma fermamente gelosa dei propri culti e che non è mai stata interessata di compiere azioni di apostolato.
Nel corso dei millenni la religione yazidita è riuscita a rimanere indenne a vari attacchi mantenendo intatta la sua misteriosa identità, ora il sedicente Califfato di Al Bagdadi sta tentando ancora una volta di eliminarla dalla faccia della terra o, quanto meno dal Medio Oriente  

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