sabato 31 maggio 2014

Il conflitto in Ucraina chiamiamolo col suo nome: una maledetta guerra del gas

Gli interessi economici delle multinazionali americane in Ucraina sono sempre più evidenti, dietro i vari nazionalismi c'è una vera e propria guerra per il gas

shale-gas
Quando si parla di Ucraina la prima cosa che viene in mente è il conflitto civile interno, quello che vede contrapposti i nazionalisti di Kiev e i separatisti filo-russi. Giornali e televisioni parlano di stragi di civili innocenti, di misteriosi gruppi neo-nazisti, di una nuova guerra fredda tra la Russia e gli Stati Uniti e le congetture, le analisi e le ipotesi di scenari futuri sono un'ottima occasione per distrarre l'attenzione da un aspetto che, anche se potrebbe apparire marginale, è sicuramente una delle principali concause del conflitto ucraino: le risorse del gas di scisto e di quello naturale di cui la regione, tra Lugansk, Slaviansk e Kramatorsk, è particolarmente ricca, zone in cui, guarda caso, la contrapposizione armata ha assunto un carattere più accanito.

L'interesse di Washington nellaquestione ucraina appare via via sempre più evidente: allontanareKiev dall'influenza di Mosca ed in seguito utilizzare la stessa area dove poter sperimentare e affinare i metodi per l'estrazione del gas di scisto col controverso metodo delfracking di cui ora si comincia a parlare anche in Italia (ne ha parlato diffusamente Milena Gabbanelli nel programma Reporter). Infatti, mentre negli Stati Uniti il metodo di estrazione del gas di scisto, lo shale gas, è motivo di forti controversie tra ambientalisti e multinazionali, in Ucraina non esiste una base legislativa che la contempli tale argomento, stranamente, nel Consiglio de Direttori dell'ucraina Burisma Holdings, figura HunterBiden che, guarda caso, è il figlio minore del vice presidente americano Joseph Biden e, altro fatto sospetto, è che lo scorso 17 maggio un gruppo di ignoti armati hanno occupato la direzione della pipeline di DonbasStroyGas a Kramatorsk.

Dal funzionamento della pipeline di DonbasStroyGas dipendono le forniture di gas naturale destinate ai grandi siti industriali come la Fabbrica Metalmeccanica di Novokramatorsk mentre alcune società americane come la Chevron non nascondono il proprio interesse alla valorizzazione dei giacimenti di shale gas in Ucraina, come annunciato dall'Amministratore Delegato della Società John Watson. A questo punto non si tratta più di coincidenze, la guerra in Ucraina è la guerra del gas

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