giovedì 15 maggio 2014

Virus Mers, per l'OMS nessun allarme pandemia, ma massima attenzione per l'igiene

Finora si sono registrati circa 500 casi di Mers, ma per l'Organizzazione Mondiale della Sanità non si deve parlare di pandemia

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Mers: oltre 500 casi di contagio e 157 decessi

Finora i casi di infezione da virus Mers sono circa 500 distribuiti su 13 Paesi, 157 decessi nella sola Arabia Saudita, ma l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) nega che si possa parlare di pandemia o di emergenza sanitaria globale. Preoccupa però il forte impatto letale di questo nuovo agente patogeno (30% di mortalità) e il fatto che ancora non esista nessun vaccino. La Mers, Sindrome Respiratoria Mediorientale da Coronavirus ha colpito finora in Egitto, Giordania Kuwait, Libano, Grecia, Malesia, Oman, Filippine, Qatar, Yemen Arabia Saudita ed ora anche negli Stati Uniti e Olanda

La Mers non si trasmette per contatto diretto tra persone

Il rapporto dell'OMS circa la trasmissibilità della Mers dichiara che al momento non esistono prove della trasmissione diretta da individuo a individuo, ma il contagio avviene tramite il contatto tra umani e dromedari o cammelli (forse anche pipistrelli) infatti i primi casi di questa malattia sono stati registrati appunto nel regno saudita ed i casi segnalati al di fuori dal Golfo Persico sono dovuti al fatto che i contraenti avevano viaggiato o soggiornato in quei luoghi. Tutti i Paesi coinvolti comunque sono stati invitati dall'OMS ad avviare e rafforzare le campagne di sensibilizzazione al problema puntando sull'igiene ambientale e personale come principale strategia per contenere il contagio. Nel frattempo l'Arabia Saudita, il Paese più colpito dalla Mers, ha deciso di inserire nei cammelli e nei dromedari dei microchip per tracciare la diffusione e lo sviluppo del virus. Particolare preoccupazione desta l'imminente mese del Ramadan (28 giugno) e il pellegrinaggio alla Mecca che vedranno partecipare migliaia di persone provenienti da tutto il mondo.

La situazione in Italia

E in Italia? Secondo il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, per ora non ci sono particolari preoccupazioni senza però abbassare il livello di guardia: "Abbiamo sempre un livello di guardia molto alto all'interno del nostro Paese ma, ovviamente, aspettiamo i risultati della riunione di oggi (ieri n.d.a.)durante la quale saranno valutati senza allarmismo gli elementi messi a disposizione dalla comunità scientifica". Il fatto che l'OMS abbia escluso il rischio di una pandemia però non rassicura gli esperti che si dicono preoccupati per il significativo aumento dei casi e per la “debolezza sistemica nella prevenzione e nel controllo delle infezioni” e alla “possibile esportazione dei casi, soprattutto nei Paesi più vulnerabili”. Il Comitato d'emergenza dell'OMS intanto ha chiesto alla stessa Organizzazione e agli Stati membri di “potenziare le politiche nazionali per la prevenzione e il controllo delle infezioni da Mers, una misura urgente per gli Stati colpiti dal virus; condurre studi per capire meglio l'epidemiologia con particolare attenzione ai fattori di rischio e valutare l'efficacia delle misure di controllo”. Gli esperti si riuniranno di nuovo a giugno per fare il punto sulla situazione.

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