venerdì 27 marzo 2015

Stralcio norma intercettazioni da remoto, non cantiamo vittoria

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Legge antiterrorismo: stralcio della norma sulle intercettazioni da remoto, ma attenzione, non è una bocciatura

Il decreto legge antiterrorismo in questi giorni è stato al centro di polemiche e discussioni, in particolare la norma che prevedeva la possibilità, da parte delle forze di polizia, di spiare da remoto nei PC dei cittadini. L’intervento in extremis di Matteo Renzi, che ha chiesto ed ottenuto lo stralcio della norma in questione, ha salvato il governo da una situazione di imbarazzo: se approvata, sarebbe stata un’intrusione nella privacy degli italiani che non ha precedenti, quantomeno in forma ufficiale. In sostanza il controllo remoto di PC e tablet non solo consentirebbe agli 007 di intercettare le conversazioni, tanto quelle vocali quanto le chat, ma anche la posta elettronica, le cronologie, i contatti.

mercoledì 25 marzo 2015

Morire in carcere, morire di carcere

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Morire in carcere o morire di carcere, ogni anno sono circa 100 i casi di morte naturale che si registrano nei penitenziari, ma quanto è “naturale” questa morte?

In un articolo precedente abbiamo fornito alcune cifre relative ai casi di suicidio all’interno delle carceri italiane, non solo limitatamente ai detenuti, abbiamo visto come il fenomeno, benché in misura nettamente inferiore, colpisca anche il personale addetto alla sorveglianza. Tristi numeri che ci fanno comprendere come spesso le carceri non svolgano quel ruolo di recupero sociale che dovrebbero attendere, ma sono, e restano, solo dei freddi recinti di sbarre e catene.
Accanto a queste tragiche morti però, ci sono quelle che avvengono per cause naturali, circa 100 ogni anno ma, a meno che la notizia non abbia un forte impatto mediatico, raramente la stampa ne parla e del resto la cosa è anche comprensibile, ma quali sono le cause che conducono a queste “morti naturali”?

martedì 17 marzo 2015

Putin ricompare accanto a Atambajev e mostra i muscoli al mondo

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Putin ricompare sulle scene e mostra i muscoli schierando nell’Artico uomini e mezzi

San Pietroburgo, Kirghizistan, dopo dieci giorni di voci e illazioni sulla scomparsa di Vladimir Putin oggi il presidente russo si è mostrato alle telecamere accanto al suo omologo Aslambek Atambajev. Dando un’occhiata alla stampa estera, soprattutto a quella americana e britannica, sembra che l’attenzione dei giornalisti si sia focalizzata soprattutto sull’aspetto fisico del presidente: sorridente, ma sudato in volto e, contrariamente alle sue abitudini, poco disponibile a grandi discorsi, lasciando la parola al suo collega Atambajev.

domenica 15 marzo 2015

Cambiamenti climatici e rifugiati ambientali, un fenomeno in crescita

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Rifugiati ambientali, un fenomeno in crescita legato ai cambiamenti climatici che non fa distinzioni tra Paesi ricchi e Paesi poveri

I rapidi cambiamenti climatici di cui siamo testimoni, costringono sempre più persone ad abbandonare i propri insediamenti naturali in cerca di condizioni di vita più favorevoli, si chiamano rifugiati ambientali, il fenomeno è drammaticamente in crescita e non colpisce solo i Paesi poveri.
I dati sono impressionanti: 22 milioni di rifugiati ambientali solo nel 2013, circa tre volte in più rispetto alle popolazioni in fuga dalle guerre e dai conflitti che insanguinano il pianeta. Secondo uno studio del Norwegian Refugees Council (NRC) e dell’Internal Displacement Monitoring Center (IDMC) queste cifre sono destinate ad aumentare. Il fenomeno, come afferma il Segretario Generale del NRC, Jan Egeland

domenica 8 marzo 2015

#fermiamoladittatura Un appello ai magistrati per salvare l'Italia

#fermiamoladittatura

Il Gruppo tecnico Libra: senza recuperare la democrazia e il diritto di voto non è possibile alcun miglioramento

L’Italia va sempre più a rotoli: disoccupazione, corruzione, sprechi della politica, degenerazione dell’economia e della finanza sono argomenti all’ordine del giorno. Eppure ce ne sarebbe uno che, a parere del Gruppo tecnico Libra, darebbe la possibilità di risolverli tutti: la mancanza di democrazia. Ne parliamo con Era Angal che di questo gruppo di cittadini comuni – senza alcuna finalità politica, solo ripristinare le giuste “regole” del gioco – è il referente tecnico.

Era Angal non è il tuo nome, vero?

Da quando a febbraio 2014 abbiamo aperto per la prima volta in assoluto il primo maxi-procedimento contro tutti i politici, uno pseudonimo per ragioni di correttezza professionale minima. Come tecnica del diritto pubblico ed internazionale, infatti, lavoro anche con le istituzioni, oltre che con le associazioni.

venerdì 6 marzo 2015

#fermiamoladittatura, come fare le “pulizie” senza sporcarsi le mani

#fermiamoladittatura

Mentre lo sport nazionale, dopo il calcio, sembra essere diventato il “mugugno” qualcosa di concreto si può fare: #fermiamoladittatura e sosteniamo l’appello ai magistrati

Il mantra ricorrente che giunge dal governo è: “fare in fretta, andare avanti, dobbiamo correre” come se nel giro di pochi mesi si possa risanare una situazione politica e sociale che affligge l’Italia fin dal suo nascere. 1861, “Abbiamo fatto l’Italia, ora dobbiamo fare gli italiani” così commentò Massimo D’Azeglio alla nascita del nuovo Stato eppure, a distanza di poco più di un secolo e mezzo da quella fatidica data, l’appello del politico e patriota torinese non ha trovato soluzione. Ma correre dove, con quali mezzi, con quali prospettive?

mercoledì 4 marzo 2015

#fermiamoladittatura, appello a tutti i Magistrati d'Italia

Ora basta e questa è L'UNICA VERA POSSIBILITA' PACIFICA E LEGALE PER LIBERARE L'ITALIA DAVVERO! Basta un semplice gesto: chiedere alla Magistratura di fare il proprio dovere, perché è la sola che può fermare legalmente un Governo ed un Parlamento del tutto illegittimi e per questo è spesso sotto attacco legislativo e mediatico.
NON E' LA SOLITA DENUNCIA su fatti parziali e di semplice corruzione, contro singoli personaggi famosi, con pene minime, ma coinvolge TUTTI I POLITICI PER GRAVISSIMI CRIMINI contro la democrazia, l'umanità ed i più fondamentali diritti, con pene dai 10 anni all'ergastolo.

lunedì 2 marzo 2015

Omicidio Nemtsov, scivolone di Putin o coincidenza provvidenziale?

Nemtsov

Perché Putin avrebbe dovuto volere la morte di Nemtsov? Un calcolo sbagliato o una provvidenziale “coincidenza”?

L’omicidio di Boris Nemtsov (27 febbraio 2015) ah dato modo, alla grande parte dei media occidentali, di alimentare quella campagna denigratoria nei confronti di Vladimir Putin, campagna che va avanti da quando la Crimea è entrata a far parte della confederazione russa con tutte le conseguenze di cui siamo al corrente. Oggi li stessi media hanno mostrato le manifestazioni di solidarietà nei confronti della vittima facendo scorrere nei telegiornali le immagini di migliaia di persone che sfidavano il Cremlino. Sarà, ma per avere un’idea più chiara della situazione, per tentare di capire come stanno realmente le cose e soprattutto per capire come mai Putin che, indipendentemente da come la si pensi ha sempre dimostrato una grande abilità politica, abbia potuto commissionare (queste sono le insinuazioni che circolano) l’assassinio di un esponente politico avversario, bisognerebbe vedere come la stampa “oltre cortina” commenta la vicenda.
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