sabato 29 marzo 2014

La rapida ascesa del giovane Renzi, l'accordo con Berlusconi e l'ombra della massoneria

L'accordo Renzi-Berlusconi ricalca il Piano di Rinascita Democratica della P2 di Licio Gelli

Renzi-Berlusconi
C'è la massoneria dietro il neo premier Matteo Renzi? Secondo Rino Formica l'accordo Renzi-Berlusconi ricalca il Piano di Rinascita Democratica, una delle parti essenziali del programma della P2. Tale Piano si proponeva di assorbire gli apparati democratici della società italiana all'interno di un “autoritarismo legale” gestito attraverso i canali di informazione. Alcuni elementi dell'ardita affermazione di Formica (più volte ministro socialista ai tempi di Craxi) combaciano con fatti inquietanti: tanto per cominciare va ricordato che la rapida carriera del giovane rottamatore, non è solo frutto di una buona capacità politica e di comunicazione, il padre di Renzi, Tiziano, ex consigliere comunale della Margherita, è considerato, nel Valdarno “Gran signore della massoneria in Toscana” e la sua lunga permanenza all'interno della stessa è confermata da Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia.
Per quanto riguarda Berlusconi (tessera 1816, codice E.19.78, gruppo 17, fascicolo 0625, data di affiliazione 26 gennaio 1978) è lo stesso Gelli a darne conferma in un'intervista (vedi video) in cui racconta della cerimonia di investitura del Cavaliere, o meglio ex Cavaliere, in un lussuoso appartamento in via Condotti a Roma.
Ma cosa accomuna l'accordo Renzi-Berlusconi al Piano di Rinascita Democratica di Licio Gelli? I punti in comune sono: il presidenzialismo, il controllo dei mezzi di informazione, la riforma della magistratura, la riduzione dei parlamentari, l'abolizione delle provincie e un sistema bi-partitico.
Se a tutto questo aggiungiamo che la ministra per le Riforme del governo Renzi, Maria Elena Boschi è sospettata di legami, come il padre, Pier Luigi Boschi, alla massoneria, tesi supportata dai suoi frequenti incontri con Denis Verdini, Gran Visir di Berlusconi e anello di collegamento con la massoneria toscana, per discutere della legge elettorale le conclusioni sono piuttosto inquietanti... ma ognuno è libero di pensarla come ritiene meglio

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