venerdì 11 luglio 2014

L'arrogante dittatura della “democrazia” americana

Non c'è conflitto sul pianeta dove non ci sia la “longa manus” della dittatura democratica americana

Dittatura_americana
Dietro il pretesto di combattere il terrorismo a livello globale l'America, vuoi con i suoi apparati militari, vuoi con le infiltrazioni dell'intelligence, opera su tutto il pianeta per imporre il suo “Ordine Mondiale”, una vera e propria “dittatura democratica” di cui si sente l'unica ed esclusiva depositaria. Dopo gli attentati dell'11 settembre del 2001 (attentati sui quali sono stati espressi dubbi sulla vera paternità di Al Qaeda) l'allora presidente George Bush dichiarò la sua guerra totale contro il terrorismo e fu il pretesto per dare il via all'operazione Desert Storm con la quale invase l'Iraq colpevole, secondo gli Stati Uniti, di possedere armi di distruzione di massa, cosa rivelatasi poi non vera.
Da allora la parola “terrorista” viene usata contro tutto ciò che esprime disaccordo con gli Stati Uniti e le sue Nazioni satellite: è il caso dei secessionisti russofoni dell'est dell'Ucraina, ma questa volta la posta in gioco è ben più alta e Washington sta giocando la partita sull'Europa contro la Russia e probabilmente anche la Cina. Se gli attentati contro le torri gemelle potevano essere considerate come un attacco diretto sul suolo degli Stati Uniti non si capisce bene la ragione per cui la CIA abbia prima fomentato e poi sostenuto il governo di Kiev nella repressione contro i ribelli ucraini, o meglio, si conosce, ma si preferisce puntare ancora sul principio della democratizzazione forzata per distrarre l'attenzione dagli interessi economici in gioco che riguardano il dominio sull'Europa e l'approvvigionamento delle risorse di gas naturale presenti in quelle remote regioni.
L'America sta stuzzicando l'orso russo per spingerlo a reagire, ma Putin, contrariamente a quanto ci si poteva aspettare, mantiene una calma prudente e, oltre ad aver stretto rapporti commerciali con la Cina, intende ridisegnare l'ordine economico mondiale privando il dollaro del monopolio sulle transazioni mentre ha già preparato un “Libro Bianco” nel quale sono documentate accuratamente tutte le violazioni avvenute in Ucraina dal dicembre 2013 al marzo del 2014, libro bianco di cui certamente, la propaganda occidentale non vuole che si venga a conoscenza. Il rischio che gli Stati Uniti passino palesemente dalla parte del torto adesso è molto alto  

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