Il 13 marzo del 2013 è entrato in vigore il “Regolamento legno” della Commissione Europea (EUTR), nonostante siamo a capo della presidenza del Consiglio UE ci "becchiamo" una procedura d'infrazione
Certo, di alibi ce ne sarebbero fin
troppi: emergenza immigrazione, conflitti virulenti che vanno dall'est del Vecchio Continente fino al cuore del Mediterraneo,
rischio Ebola che incombe dall'Africa Occidentale, disoccupazione e
certi aspetti della nostra realtà passano quasi inosservati,
marginali eppure, nell'insieme delle cose, contribuiscono a
determinare le svolte del nostro futuro e quello dei nostri figli.
Parliamo del “Regolamento Europeo del
legno” (DDLn. 2173/2005 del Consiglio Europeo e n. 995/2010del Parlamento Europeo) trasmesso alla Presidenza del Senato il
22
luglio 2014 e non ancora preso in carica per essere implementato.
Questo ha fatto si che la Commissione Europea, di cui l'Italia
gestisce la presidenza semestrale, abbia avviato una procedura di
infrazione.
Dopo più di un anno quindi, non siamo ancora in regola. Attenzione
però, perché, come al solito, alcune frasi del politichese
potrebbero essere fraintese: il 16 maggio del 2014, il ministro per
le Politiche Agricole, Maurizio Martina, dietro sollecitazione di
Greenpeace e di altre associazioni ambientaliste che chiedevano di
prendere decisioni concrete al riguardo (il mercato illegale del
legno costituisce il 50-90% delle attività di disboscamento in aree
come l'Amazonia, l'Africa Centrale ed il Sudest Asiatico) ha
risposto con un tweet: “Detto-fatto. Il cdm ha approvato il decreto
per l'attuazione della disciplina europea sul #legnoillegale
@Greenpeace_ITA #laSvoltabuona”
In effetti, andando sulla pagina ufficiale del Ministero delle Politiche Agricole vediamo che in
data 16/05/2014 “Il
Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto
che durante il Consiglio dei Ministri di oggi è
stato
approvato lo schema di decreto legislativo
delMipaaf
con
cui verrà data attuazione alla disciplina europea riguardante il
divieto di importazione di legno tagliato illegalmente”
Come
mai allora la Commissione Europea ci ha giudicato inadempienti ed ha
avviato la procedura di infrazione? Semplice, la risposta è in
questa frase: “è
stato
approvato lo schema di decreto legislativo” che
tradotto significa: l'Italia ha adempiuto agli obblighi solo in
termini di autorità competenti, ma per quanto riguarda i controlli e
le sanzioni la normativa è ancora in via di definizione. Ecco la “Pagella” della Commissione Europea per i 28 Stati membri
Come
detto all'inizio dell'articolo, sicuramente non sarà difficile
trovare scuse plausibili a questo ennesimo ritardo della politica
italiana, però va ricordato che esistono, e vengono pagati con
denaro pubblico, appositi dicasteri che devono occuparsi di fatti
specifici nell'ambito delle proprie competenze
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