sabato 16 agosto 2014

Argentina: multinazionale USA accusata di terrorismo dalla presidente Kirchner

Cristina Kirchner, presidente dell'Argentina, ha accusato una multinazionale americana di terrorismo

Kirchner
In fondo era inevitabile che prima o poi accadesse, per troppo tempo l'America ha sfruttato la parola terrorismo per giustificare le sue ingerenze nelle questioni internazionali, ultimo, in ordine di tempo, l'intervento armato in Iraq col pretesto di difendere le minoranze religiose del Paese, ma si sa, tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino e questa volta la trappola è scattata in Argentina dove la presidente Cristina Fernandez Kirchner ha accusato la Donnelley, una multinazionale USA leader nel settore della grafica, di terrorismo finanziario.
La ragione che ha portato la Kirchner aquesta clamorosa accusa è l'improvvisa dichiarazione di fallimento della Donnelley che di colpo ha chiuso la propria sede in Argentina lasciando senza lavoro 400 lavoratori. Va precisato che la multinazionale americana ha 55.000 dipendenti in tutto il mondo.
La denuncia, presentata dalla Kirchner alla corte penale della Giustizia Federale è motivata dal fatto che la mossa della Donnelley sarebbe stata studiata a tavolino e sarebbe collegata ai cosiddetti “fondi avvoltoio” (è una pratica che consiste nell'acquistare le compagnie in difficoltà finanziaria, ristrutturarle e rivenderle, generando enormi profitti) pertanto la multinazionale, come prevede la legge antiterrorismo argentina del Dicembre 2011, deve rispondere dell'accusa di “alterazione dell'ordine economico e finanziario” che potrebbe compromettere seriamente l'equilibrio sociale del Paese.
Se inseriamo la notizia in un quadro geopolitico più ampio non possiamo fare a meno di ricordare il recente viaggio di Putin in America Latina e a Cuba, per stringere nuovi partenariati commerciali in risposta alle sanzioni di Europa e Stati Uniti dopo l'annessione della Crimea.
E' sicuramente poco probabile che l'America subisca danni diretti per questa accusa di terrorismo rivolta ad una delle sue aziende, ma sicuramente, qualora l'Argentina dimostrasse di avere ragione, ci sarebbe un clamoroso precedente, cosa che potrebbe portare altri Stati poco favorevoli alle politiche della Casa Bianca a seguire lo stesso percorso e a quel punto, la famosa “carta terrorismo”, sarebbe più difficile da giocare da parte di Obama

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