Decapitato nel deserto siriano da un guerrigliero jihaidista vestito di nero e dall'accento fortemente londinese
Questa agghiacciante notizia ha fatto
immediatamente il giro del web, come non avrebbe potuto? L'impatto
emotivo di quell'uomo in ginocchio in attesa di un'orribile morte
dopo due anni di reclusione come vittima di un rapimento non poteva
che essere immediato. La scena dell'esecuzione è stata ripresa e riversata su YouTube, il canale di video sharing di Google il tempo
necessario per essere vista da tutti mentre, con “tattica”
prudenza, le autorità americane mantenevano una certa riserva
sull'autenticità del video stesso. Motivo della rimozione dal
canale? “Potrebbe turbare la sensibilità di qualcuno”. Bene,
qualcosa non quadra però perché, digitando su YouTube la parola“decapitazione” il completamento automatico della piattaforma ci
presenta un sostanzioso elenco di atrocità di vario genere, basta
solo avere lo stomaco di guardarle.
Un paio di giorni dopo, le stesse
autorità statunitensi hanno invece confermato che il video è
autentico, ma ci sono più voci che sostengono l'esatto contrario,
ossia che si tratti di un fake appositamente studiato a fini
propagandistici con una serie di riferimenti puntuali che sono del
tutto plausibili, ma... il video è stato rimosso quindi, a noi
poveri fruitori della rete non rimane che il dubbio creando l'eterno
contrapporsi tra complottisti e anti-complottisti.
Lo stesso Papa si è sentito nel dovere
morale di rivolgersi alla famiglia di James Foley, il cronista
decapitato fino a prova contraria, per esprimere la propria personale
solidarietà e quella del mondo cattolico. La stampa italiana,
parimenti, diffonde la notizia come assolutamente sicura e solo
alcuni giornali hanno osato mettere quanto meno in dubbio il fatto
che il video sia del tutto autentico come nell'articolo del 20 agostodel Secolo XIX.
Intanto però da Obama a Cameron
passando dalla Mogherini al Papa questa decapitazione ha assunto le
caratteristiche di un assioma assoluto.
Siria, 28 giugno 2013: “Una fonte
cattolica locale ad AsiaNews sostiene che non vi sarebbero prove
dell'avvenuta decapitazione perché non ci sono religiosi francesi
nella zona”. La Custodia di Terra Santa smentisce l'esecuzione
(seguire il link per leggere la fonte).
E' evidente che senza riscontri
oggettivi tutto rimane nel campo delle supposizioni, ci saranno
quelli pro e quelli contro, ma resta comunque un dubbio in sospeso,
quello “lodato” da Bertolt Brecht che pare venga sempre più
associato all'eresia che all'intelligenza, ma... è vero che se lo
dice la tivvù è veramente vero?
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