La posizione di Israele riguardo il possesso di armamenti nucleari non è mai stata chiara, alcuni documenti confermerebbero questa convinzione
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Secondo i dati ufficiali, lo Stato di
Israele non è in possesso di armamenti nucleari, ma forse il recente
conflitto contro Hamas potrebbe avere risvegliato in qualcuno una
certa curiosità in proposito: una ricerca in rete ha portato alla
luce alcuni elementi che, quanto meno, lasciano un certo spiraglio al
dubbio. Naturalmente, per avere dati aggiornati al 2014 bisognerebbe
essere degli agenti segreti, ma se partiamo dal principio che
difficilmente uno Stato come quello di Israele, l'unico Stato ebraico
profondamente incistato in un area a larga prevalenza musulmana,
possa fare a meno di armi a forte deterrenza bellica conquistate
tempo addietro, ecco che alcuni documenti risalenti al 2006 e
addirittura altri ancora precedenti qualche dubbio lo pongono.
Il primo caso interessante risale al
1986 quando un ingegnere impiegato nel centro nucleare di Dimona, una
città israeliana situata nel deserto del Negev a 35 Km ad ovest del
Mar Morto, rilasciò al Sunday Times un'intervista dove parlava del
programma nucleare militare israeliano. Era il 5 ottobre e il tecnico
si chiamava Mordechai Vanunu, ma prima che l'articolo venisse
pubblicato agenti del Mossad lo rapirono in Italia. Vanunu fu
ricondotto in patria, processato a porte chiuse e condannato a 18
anni di carcere. Fu rilasciato il 21 aprile del 2004 e qui si puòleggere l'intervista che rilasciò a Silvia Cattori per RéseauVoltaire.
Israele quindi, risulterebbe essere in
possesso di un cospicuo arsenale nucleare già da prima della fine
degli anni '80 e pare persino che abbia adottato il cosiddetto
modello “Triade” preso in prestito dagli Stati Uniti. Tale
modello prevede la possibilità di lanciare ordigni atomici da aerei,
da postazioni di terra e da sottomarini. Nel 1999 l'USDefence Intelligence Agency stimò che Israele aveva assemblato
tra le 60 e le 80 testate nucleari.
Arriviamocosì al 2006 quando l'allora Primo Ministro israeliano Ehud
Olmert, dopo aver siglato l'acquisto di 2 sommergibili Type 800
Dolphin Class dalla Germania (consegnati nel 2012) equipaggiabili con
missili SLCM (Submarine Launced Cruise Missile) dichiarò alla stessa
televisione tedesca che Israele era inclusa tra i Paesi in possesso
di armi nucleari, affermazione però rinnegata subito dopo dallo
stesso Olmert e da altri funzionari con la seguente dichiarazione:
“Israele non sarà il primo Paese ad introdurre armi nucleari in
Medio Oriente”
Ma vediamo un altro rapporto
interessante, questa volta pubblicato dalla ISIS(Institute for Science and International Security) pubblicato nel
2010 nel quale si legge che nell'aprile dello stesso anno il BIS(Bureau of Industry and Securty) accusò l'americana Telogy LCC e
la sua affiliata belga di avere violato l'USExport Administration Regulations per aver tentato di esportare
prodotti controllati verso la Cina, l'India, il Sud Africa e Israele.
I beni in questione erano oscilloscopi e pompe per il vuoto che
potevano essere utilizzati nell'ambito di programmi nucleari o
missilistici.
Ovviamente, tutto quanto affermato fino
ad ora è verificabile attraverso i link attivi e si basa solo su di
una semplice ricerca in rete che chiunque è libero di approfondire,
ma, tornando alla domanda iniziale: “Israele dispone di tecnologie
nucleari?” la risposta potrebbe essere “ni”
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