Renzi parla di Rinascimento economico,
l'Europa Unita cerca la coesione e il Veneto la secessione
La crisi ucraina ha messo in evidenza
la poca consistenza dell'Europa Unita la cui voce nel contesto
diplomatico conta quanto un due di picche, intanto Renzi,
nell'incontro con la Merkel, parla niente po' po' di meno che di
Rinascimento economico europeo e la Lega, in appena due
giorni, ha raccolto 700.000 firme per rivendicare la secessione del
Veneto. Se a tutto questo aggiungiamo anche le recenti
restrizioni fatte dalla Svizzera in termini di immigrazione e la
recrudescenza dei conflitti culturali e religiosi il quadro
complessivo, se non grottesco, è quanto meno confuso.
L'Europa Unita, in sostanza, cosa dovrebbe
essere?
Il concetto di
Europa Unita per ora sembra avere come unica
realtà comune l'introduzione dell'euro, peraltro contestato e messo
in dubbio da alcuni Stati dell'
Unione, intorno al quale si è
costruito un sistema di controllo e di gestione prettamente
economico, allora perchè l'
Europa non riesce a far sentire in
maniera decisiva la sua voce all'interno di una questione
internazionale come la crisi ucraina? Semplice: non è nelle
condizioni di far valere la propria posizione a livello militare e si
trova schiacciata tra due colossi come l'America e la Russia, al
massimo può minacciare qualche sanzione economica, ma l'impero
sovietico è uno dei principali fornitori di gas del Vecchio
Continente e questo lascia spazio a dubbi sull'efficacia di tali
minacce, ma intanto
il giovane Renzi parla di Rinascimento economico
Dopo le promesse, tutte da verificare, sul piano di risanamento
nazionale proposto dal neo presidente del consiglio, a tratti
tacciato di propaganda populista, ora
Renzi dichiara che
stiamo andando incontro addirittura ad un
Rinascimento
economico dell'
Europa. Ma su cosa si basano queste
affermazioni? Forse perché il PIL italiano è salito dello 0,1%?
Forse sul fatto che tra qualche mese i lavoratori con stipendi fino a
1.500 euro se ne troveranno 85 in più in busta paga? Oppure che si
mettono all'asta le auto blu? La cosa lascia perplessi se a fronte di
queste promesse esistono realtà ben più gravi come l'altissimo
tasso di disoccupazione, il precariato e le casse integrazioni.
Promettere 85 euro in più suona solo come un invito a pizza e birra,
ma non risana certo i problemi del Paese. Ma in questo già confuso
panorama di boutade si fa strada una realtà più preoccupante:
il Veneto in soli due giorni ha raccolto 700.000
firme per richiedere la secessione
L'Italia, per antica tradizione, ospita già due Stati autonomi:
il Vaticano e la Repubblica
di
San
Marino. Ora, secondo le
richieste della
Lega, dovrebbe lasciare spazio alla nuova
Repubblica di Venezia con un salto indietro di secoli che ha
dell'incredibile. Cosa significa? Le acque del Tirreno settentrionale
diventerebbero territoriali? Dovremo richiedere un visto di soggiorno
per visitare la “città più bella del mondo”? Questo ritorno
alle
Repubbliche Marinare potrebbe spingere altre
regioni a fare altrettanto e allora perché no? Ristabiliamo i
confini del Sacro Romano Impero.
L'
Unione Europea e il
Rinascimento renziano altro
non sono che belle parole se il
Veneto riuscirà nel suo
proposito di secessione e forse, ancora una volta, dopo qualche
mugugno durante la pausa pranzo, lasceremo che le cose vadano così
È una vergogna che in un paese, che si crede civile e democratico possa tollerare solo il pensiero di alcuni opportunisti che per questioni prettamente economiche vogliono rendersi indipendenti da uno stato sovrano.
RispondiEliminaRingrazio per il commento l'anonimo lettore, articolo voleva porre esattamente l'attenzione sull'anacronismo della proposta secessionista
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