La realtà (virtuale) supera la fantasia: Facebook ci renderà immortali in cambio delle nostre vite
C'era da aspettarselo, Facebook
con la modica cifra di 2 miliardi di dollari si è accaparrato Oculus
VR una startup già vincitrice del premio per l'innovazione al
Consumer Electronics Show di Las Vegas. Bene, ma che significa? Poco
per adesso, visto che per ora la piattaforma acquistata da Mark
Zuckerberg ha trovato applicazione solo per qualche video
gioco, molto se si pensa alle possibilità che potrebbe offrire in un
prossimo futuro. Oculus VR infatti è un visore in
grado di rendere più completa e realistica la realtà virtuale dando
a chi l'indossa la sensazione di essere proiettato all'interno di un
mondo tridimensionale.
Le potenzialità sono impressionanti e
sotto certi aspetti addirittura inquietanti: se il progetto di
Facebook infatti, dovesse realizzarsi come pensato dai suoi
ideatori, la nostra esperienza “social” andrebbe bel al di là di
uno scambio tramite chat, invio di foto e video o scambio di “mi
piace”, sarebbe un'esperienza tridimensionale dove i nostri avatar
potrebbero interagire quasi “fisicamente” con altri, potremmo
esplorare le case dei nostri amici come se ci fossimo dentro,
acquistare nei negozi online come se fossero veri, visitare luoghi e
musei senza uscire da casa. In altre parole avremmo una realtà
virtuale reale, anche se sembra una contraddizione in termini.
Ma cosa cambierà tutto questo nelle
nostre relazioni sociali? Innanzitutto aumenterebbe il divario tra
quel mondo sempre più immerso nella tecnologia digitale e quello che
stenta persino a procurarsi l'acqua potabile per sopravvivere,
traccerebbe un solco difficilmente valicabile per chi non disponesse
di queste tecnologie, un po' come mettere a confronto un astronauta
con un uomo delle caverne, in secondo luogo ci toglierebbe quella
“interazione fisica” che sta alla base dei rapporti umani: non
potremo provare orgasmi fisici, non potremo prenderci a schiaffi e
non potremo invecchiare. E' una prospettiva spaventosa: mi sposerò
su Facebook con un Avatar e i miei bambini li creerò
con photoshop!
Potrebbe essere un'idea... per un romanzo
RispondiEliminaGrande Ferruccio, non ci avevo pensato. Mi piacerebbe se fossi tu l'autore
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