L'accordo Renzi-Berlusconi ricalca il Piano di Rinascita Democratica della P2 di Licio Gelli
C'è la massoneria dietro il neo
premier Matteo Renzi? Secondo Rino Formica l'accordo
Renzi-Berlusconi ricalca il Piano di Rinascita Democratica,
una delle parti essenziali del programma della P2. Tale Piano si
proponeva di assorbire gli apparati democratici della società
italiana all'interno di un “autoritarismo legale” gestito
attraverso i canali di informazione. Alcuni elementi dell'ardita
affermazione di Formica (più volte ministro socialista ai tempi di
Craxi) combaciano con fatti inquietanti: tanto per cominciare va
ricordato che la rapida carriera del giovane rottamatore, non
è solo frutto di una buona capacità politica e di comunicazione, il
padre di Renzi, Tiziano, ex consigliere comunale della Margherita, è
considerato, nel Valdarno “Gran signore della massoneria in
Toscana” e la sua lunga permanenza all'interno della stessa è
confermata da Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente
d'Italia.
Per quanto riguarda Berlusconi
(tessera 1816, codice E.19.78, gruppo 17, fascicolo 0625, data di
affiliazione 26 gennaio 1978) è lo stesso Gelli a darne
conferma in un'intervista (vedi video) in cui racconta della
cerimonia di investitura del Cavaliere, o meglio ex Cavaliere, in un
lussuoso appartamento in via Condotti a Roma.
Ma cosa accomuna l'accordo
Renzi-Berlusconi al Piano di Rinascita Democratica di Licio
Gelli? I punti in comune sono: il presidenzialismo, il controllo dei
mezzi di informazione, la riforma della magistratura, la riduzione
dei parlamentari, l'abolizione delle provincie e un sistema
bi-partitico.
Se a tutto questo aggiungiamo che la
ministra per le Riforme del governo Renzi, Maria Elena
Boschi è sospettata di legami, come il padre, Pier Luigi Boschi,
alla massoneria, tesi supportata dai suoi frequenti incontri con
Denis Verdini, Gran Visir di Berlusconi e anello di
collegamento con la massoneria toscana, per discutere della legge
elettorale le conclusioni sono piuttosto inquietanti... ma ognuno è
libero di pensarla come ritiene meglio