Salta la linea Wind per un black out e 1 italiano su 4 resta fuori dal mondo, la vulnerabilità del nostro futuro sta nella tecnologia
Basta davvero poco per accorgerci di
quanto stiamo diventando vulnerabili proprio a causa della tecnologia
che ci circonda: è bastato un'improvviso black out della Wind
e il 25% degli italiani sono rimasti tagliati fuori dalle
comunicazioni, cellulari, tablet e computer sono inutilizzabili e la
furia degli utenti esplode sui social. “Riscontriamo
difficoltà di accesso ad Internet da fisso e da mobile. Stiamo
lavorando per risolvere il problema. Ci scusiamo per il disagio”
queste
le laconiche parole della Wind
postate su Twitter.
Scuse però non sono state raccolte da Lorenza Bonaccorti del PD e
componente della Commissione Telecomunicazioni che ha chiesto
l'intervento dell'AGCOM e dell'Antitrust e commentando con queste
parole: "A parte uno scarno comunicato di Wind,
che parla di generiche difficoltà, non ci sono informazioni sulla
durata del blackout e gli utenti sono stati lasciati sostanzialmente
abbandonati per ore -ed ha aggiunto- Lavoratori,
professionisti, imprenditori, famiglie: sono rimasti tutti al buio.
È opportuno che le autorità di vigilanza verifichino cosa è
successo e a chi vanno attribuite le responsabilità".
Questa
spiacevole vicenda mette in evidenza la vulnerabilità
che comporta l'uso così massiccio della tecnologia a cui affidiamo
buona parte della nostra esistenza: tenere in tasca un cellulare
oramai è come avere il mondo a portata di mano: abbiamo internet con
cui avere le notizie meteo, gli aggiornamenti alle news, il
navigatore che ci guida, le varie applicazioni, dal lettore di codici
a barre fino ai giochini da fare per passare il tempo, ma una volta
che questi ci vengono a mancare ci sentiamo persi, smarriti e ansiosi
che le cose si rimettano subito a posto.
Oggi
è toccato alla Wind
di trovarsi a gestire l'improvviso black
out
e, come si è visto, la cosa ha riguardato un quarto degli italiani,
domani potrebbe capitare ad un altro operatore, ma la vulnerabilità
del sistema
sta proprio nella sua sofisticata complicatezza, basta che salti un
circuito per mettere in crisi l'intero sistema e se anziché la Wind
fosse andata in tilt il sistema informatico dell'Enel per esempio, o,
peggio ancora, quello della Difesa? Certo apparati di queste
dimensioni saranno sicuramente dotati di sistemi di emergenza, ma
anche questi sono soggetti a guasti e le coincidenze, a volte sono
perfide. Forse, in quelle ore di black
out che bloccato la Wind,
qualcuno degli utenti isolati dal resto del mondo telematico avra
avuto il tempo per riflettere sulla vulnerabilità
del nostro futuro
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