domenica 1 giugno 2014

Quando è troppo è troppo, anche per un “non simpatizzante”. La censura a M5S è aberrante

Non sono un grillino e tanto meno un simpatizzante del Movimento 5 Stelle ma quello che ho scoperto stamattina mi ha fatto incazzare come se lo fossi

no-censura
Generalmente preferisco evitare di scrivere in prima persona, ma quello che ho scoperto stamattina mi ha fatto letteralmente indignare e ho deciso di dirlo forte: circola un'applicazione reperibile sullo store di Google che si chiama“M5Stop”, c'è il nome dell'autore (a dir la verità queste app sono almeno due da quanto ho visto, ma non voglio indagare oltre) e poi c'è questa scritta “Rimuove la spazzatura Grillesca dalla timeline facebook). Come ho detto, e forse come qualcuno avrà capito bene leggendo alcuni dei miei post, non sono assolutamente grillino, non sono d'accordo su come Grillo ha gestito l'enorme potenziale di protesta che era riuscito a motivare intorno al Movimento e non mi schiero a favore di nessuno, ma quell'applicazione è aberrante,incivile e scandalosa!
E' una vergognosa censura che, se non eliminata subito dal web può diventare un pericoloso precedente. Liberi ciascuno di pensarla come gli pare, si può essere in disaccordo, ci si può girare dall'altra parte per non sentire, si può gridare più forte per coprire la voce dell'altro, ma censurare mai, è un gravissimo passo indietro nella storia e richiama ad un triste passato.
In pratica l'applicazione (l'ho provata e poi rimossa) agisce come il famigerato Echelon: non appena individua la parola Grillo o M5S o chissà quale altre key relative all'argomento, oscura il post consigliando di sostituirlo con una frase diversa, ma consentendo comunque di aprirla dietro la propria responsabilità. Spero che il web, di qualunque colore e schieramento si sollevi contro questo abominio. Cercheranno forse di farla passare come una goliardata, ma un domani le parole Grillo o M5S potrebbero essere sostituite con “musulmano”, “meridionale”, “prostituta” o qualunque altra key venga in mente al censore di turno. Quando è troppo è troppo e in questo caso, grillini del Movimento, avete la mia solidarietà, anche se sono uno.
P.S. Anche se non interessa a nessuno, questo sfogo è il primo di una nuova etichetta del mio blog: “In prima persona

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