Fermare il dollaro per fermare la guerra: è questa l'idea che a marzo scorso ha proposto Sergey Glazyev, il consigliere economico di Putin
Che gli Stati Uniti siano
intervenuti nella questione ucraina, non per difendere la democrazia,
come sono usi a proclamare ogni volta che mostrano i muscoli, ma per
più immediati interessi economici e strategici oramai è evidente.
L'idea proposta a marzo da Sergey Glazyev, il consigliere
economico di Putin al Cremlino, è quella di evitare unpossibile conflitto che potrebbe estendersi in tutta l'Europa
privando il dollaro della sua egemonia nelle contrattazioni
economiche mondiali.
In effetti questo sta già accadendo:
la Russia ha spostato i suoi interessi verso la Cina con i
recenti accordi per la fornitura di gas naturale.
Fermare il dollaro per fermare la
guerra, questo è il concetto che Glazyev ha esposto a VoR, the
Voice of Russia, il quale sostiene che Washington sta tentandodi provocare la Russia ad intervenire militarmente in Ucraina
per difendere le minoranze russofone come già dichiarato dall'inizio
delle agitazioni.
Se ciò accadesse, sostiene
l'economista, gli Stati Uniti otterrebbero degli enormi vantaggi
strategici: come prima cosa si sentirebbero autorizzati ad inasprire
le sanzioni cancellando gli investimenti russi in bond americani,
questo porterebbe le aziende russe a non poter onorare gli interessi
sui propri debiti alle banche europee, debiti stimati intorno ai
1.000 miliardi di euro. La ricaduta di tale fatto sarebbe quella di
rafforzare la posizione degli Stati Uniti come riferimento sicuro e
di fatto anche la Gazprom verrebbe eliminata dal mercato lasciando
spazio allo shale gas che tanto preme agli USA.
Ma questa dinamica, secondo Glazyev,
indurrebbe l'intera Europa verso una corsa agli armamenti contro la
minaccia russa e, anche in questo caso, Washington la farebbe da
padrone costringendo l'Europa ad accettare il parternariato
commerciale con gli Stati Uniti, rendendola di fatto una colonia.
Fermare il dollaro per fermare la
guerra dunque, questo il principio alla base della coalizione
anti-dollaro auspicata da Glazyev. Per concludere, sostiene
l'economista di Putin, la guerra che si sta combattendo per
l'Ucraina potrebbe rappresentare per l'Europa, il pretesto per
la propria guerra d'indipendenza dagli Stati Uniti. Comunque sia, o
contro il dollaro o contro la politica, la parola guerra mette sempre
paura.
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