La rivoluzione pacifica del Gruppo Libra ha fatto aprire un processo che mette sotto accusa 20 anni di politica italiana, ora tocca a tutti i cittadini far si che l'inchiesta vada avanti
Un evento epocale si sta compiendo
sotto gli occhi di tutti: finalmente un gruppo di cittadini ha
chiesto alla magistratura di fare luce su quello che avrebbero dovuto
fare i politici già da molto tempo, se avessero avuto una coscienza
civile: rispettare la volontà degli elettori. Ma si sa, cane non
mangia cane e così tra polemiche, alleanze, patti segreti e
massonerie varie questi signori che siedono in Parlamento sono
riusciti per anni a tenere ben salda una poltrona letteralmente "usurpata": loro non rappresentano nessuno
per la semplice ragione che il meccanismo di voto è una truffa, una
porcata come l'ha definita lo stesso Calderoli che l'ha partorita, il
famoso “porcellum” per il quale la Corte Costituzionale, con una
sentenza
del 4 dicembre 2013, si pronunciò dichiarando l'illegittimità
costituzionale dello stesso
Nonostante tutto però, questi signori
continuano ad ignorare la sentenza come se nulla fosse vantandosi di
rappresentare l'intero popolo italiano e, come se non bastasse,
stanno cercando di mettere le mani su questioni delicate come la
riforma del lavoro (in maniera piuttosto autoritaria peraltro) e
parlano persino di voler cambiare la Costituzione, sorvolando poi sul
fatto di un coinvolgimento concreto dell'Italia in un conflitto dagli esiti
incerti come quello che sostiene Obama contro l'Isis. Il risultato
della sentenza del 2013 è che il Parlamento si trova in uno stato di
prorogatio il che significa
che deve attenersi esclusivamente alle funzioni essenziali di
“ordinaria amministrazione” fino a quando non verrà nominato un
nuovo governo secondo le norme pronunciate da una nuova legge
elettorale che vada a sostituire il porcellum.
Fin qui sembra
tutto abbastanza chiaro, ma il problema si pone quando ci si rende
conto che riportare l'Italia nell'ambito della democrazia
significherebbe mettere sotto accusa tutta l'intera classe politica
che ha governato da vent'anni a questa parte: nell'immaginario
collettivo l'idea di una casta politica elefantiaca ed auto referente
è piuttosto radicata e prendere consapevolezza di quanto accennato
fino ad ora, ed agire di conseguenza, sembrerebbe una causa persa in
partenza.
Eppure
non è così, fortunatamente il sistema contiene al suo interno gli
anticorpi che possono fermare questo apparentemente inarrestabile
contagio: le leggi e la magistratura e il Gruppo,Libra ha già fatto sì che si attivassero con una denuncia
presentata alla Procura di Roma nel febbraio 2014 dove si faceva
richiesta di indagare sulle ultime 5 legislature che si sono avvicendate dall'entrata in vigore del
fatidico porcellum, attuale
governo compreso, che pretende di riportare al nuovo questa nazione
partendo da regole vecchie, sbagliate e anticostituzionali.
Il processo però,
dopo soli 10 giorni di indagini, ha subito una brusca quanto
immotivata sospensione quando il PM incaricato ha chiesto
l'archiviazione, almeno fino alla data in cui verrà varata una nuova
legge elettorale in linea con i dettami della Costituzione.
Non è difficile
intuire che se le indagini non continueranno il proprio corso e se
questi signori non verranno chiamati presto a rispondere delle loro
malefatte, combattere questa “infezione” di mala politica sarà
sempre più difficile ed è per questo che il Gruppo Libra ha indetto
per il prossimo 11 ottobre un'assemblea popolare per sostenere la
prima udienza davanti al GIP per l'atto di opposizione
all'archiviazione e per discutere la riapertura delle indagini il 16
dello stesso mese
Evento epocale
abbiamo detto all'inizio, si perché questa è la prima volta che il
popolo italiano, oltre che a mugugnare il proprio scontento, decide
di mettere sotto processo coi termini della democrazia e della
legalità, una intera classe politica che ha governato abusivamente
da 20 anni a questa parte. Una rivoluzione pacifica e trasversale che
riunisce persone provenienti dalle più disparate esperienze sia
sociali che politiche accomunate da un unico obiettivo: ridare
dignità e concretezza all'unico bene che può mantenere unita una
nazione, la democrazia, ma quella popolare questa volta, non quella
artificiosa imposta d'arbitrio e lo si può capire dal Codice Etico
che il Gruppo Libra ha preparato a sostegno della manifestazione
Tutti i documenti e
gli approfondimenti sono consultabili ai seguenti link: