martedì 7 maggio 2013

La terza Guerra Mondiale

L'8 maggio del 1945, con la resa della Germania nazista, termina la seconda guerra mondiale

Terza_guerra_mondiale
L'8 maggio del 1945, con la resa della Germania nazista, termina la seconda guerra mondiale che aveva visto coinvolti tutti i continenti, il 2 settembre dello stesso anno, con lo sgancio di due bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki si arrende anche il Giappone. Sembra la fine di un conflitto che ha causato milioni di morti, civili e militari, rovine, distruzione; sembra che il mondo si risvegli finalmente alla pace pronto a ricostruire sulle macerie, rinasce la speranza dei sopravvissuti, si cerca di dimenticare l'orrore, ma un altro incubo si profila all'orizzonte: l'era nucleare che vede contrapporsi Stati Uniti e Unione Sovietica. Inizia così tra le due parti una frenetica corsa al riarmo nucleare, si potenziano gli armamenti, si posizionano basi militari all'interno degli stati alleati e il mondo si risveglia inorridito dal rischio di un olocausto nucleare in grado di annientare la vita e la civiltà su questo pianeta. La famosa crisi di Cuba del 1961 rischia di rappresentare il “punto di non ritorno”, ma fortunatamente il buon senso e la diplomazia riescono a sventare questo rischio. Paradossalmente però è proprio la presenza di queste due superpotenze e la minaccia nucleare a garantire al pianeta un certo grado di stabilità, i due paesi tendono a mantenere il delicato equilibrio dividendo il mondo il mondo in due: da una parte i paesi alleati con gli Stati Uniti e dall'altra quelli sotto il controllo della Russia e si assiste ad un periodo di relativa pace armata nella paura che la situazione possa nuovamente uscire fuori controllo. L'apertura di un dialogo con la Casa Bianca da parte di Gorbaciov per un progressivo disarmo rappresenta un punto importante nella storia del XX1 secolo, una svolta che però sta rappresentando a tutt'ora una recrudescenza di conflitti a livello globale: stiamo combattendo la Terza Guerra Mondiale. I conflitti attualmente in corso sul pianeta sono diffusi a macchia di leopardo, dalle guerre confessionali a quelle civili, dai tentativi di accaparrarsi risorse o fonti energetiche ci ritroviamo ancora con le armi, convenzionali o non, che crepitano una rabbia inconsulta. Gli Stati in possesso di tecnologie nucleari sono aumentate, soprattutto in quegli stati che fino a poco tempo fa erano considerati “terzo mondo”, Stati molto spesso a forte connotazione religiosa con apparati diplomatici ancora giovani e inesperti (vedasi il dittatore nordcoreano Kim Sung-un), in grado di minacciare il delicato equilibrio internazionale, Stati che senza la contrapposizione dei due blocchi si sono posti nella condizione di “Homo homini lupus”. Il tutto senza contare le guerre sotterranee combattute contro le varie mafie mondiali, dalla 'ndrangheta calabrese alla yakuza del Sol Levante. Noi, presi nel caos delle informazioni e persi nelle maglie telematiche della rete non ce ne rendiamo conto, ma la Terza Guerra Mondiale la stiamo già vivendo

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