La SEO e le parole chiave per farsi trovare in Gugol, ma la poesia rifiuta le parole schiave
Chi scrive per il web sa che oramai la possibilità di “essere letti” passa attraverso gli algoritmi dei motori di ricerca,Gugol, primo fra tutti, che analizzano le parole chiave secondo una serie di parametri ammantati di “misterioso mistero”. Parole chiave o parole schiave allora?
Già, perché non basta più produrre un contenuto interessante o scrivere un articolo originale, senza SEO è quasi del tutto fatica sprecata, Gugol lo metterà in una posizione tale da renderlo pressoché invisibile ai più. Giusto, ma cos’è la SEO? É l’acronimo di Search Engine Optimization (Ottimizzazione per i Motori di Ricerca) ossia l’applicazione di quelle procedure che permetto ai vari motori di ricerca di valutare un contenuto in base ad una serie di parametri “matematici”: quantità e disposizione delle parole chiave, attributi di formattazione, lunghezza del testo e coerenza dello stesso con il titolo, e questo per semplificare al massimo, perché la SEO, più che una scienza, è un’alchimia.
Già, perché non basta più produrre un contenuto interessante o scrivere un articolo originale, senza SEO è quasi del tutto fatica sprecata, Gugol lo metterà in una posizione tale da renderlo pressoché invisibile ai più. Giusto, ma cos’è la SEO? É l’acronimo di Search Engine Optimization (Ottimizzazione per i Motori di Ricerca) ossia l’applicazione di quelle procedure che permetto ai vari motori di ricerca di valutare un contenuto in base ad una serie di parametri “matematici”: quantità e disposizione delle parole chiave, attributi di formattazione, lunghezza del testo e coerenza dello stesso con il titolo, e questo per semplificare al massimo, perché la SEO, più che una scienza, è un’alchimia.
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