sabato 20 dicembre 2014
La mafia farmaceutica e gli inventori di malattie
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malasanità
lunedì 15 dicembre 2014
Letterina di Natale del Bambino Povero che diventò bandito
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La triste storia del Bambino Povero che dopo due fregature non credette più al Natale
In una fredda serata della vigilia di Natale il Bambino Povero prende carta e penna e scrive speranzoso la sua letterina:-Cara Madonnina, per quest’anno ti chiedo veramente poco: vorrei un maglioncino nuovo perché il mio oramai è tutto consumato e sento freddo ed un paio di scarpe che non abbiano i buchi nelle suole perché quando d’inverno piove mi entra l’acqua dentro e mi si aggrinzano i piedini. Un abbraccio forte forte
firmato il Bambino Povero-
Il bimbo piega con cura la sua letterina e la ripone accanto al piccolo presepio nella stanza.
Il giorno dopo, pieno di speranze va al presepio sperando di trovare i suoi umili doni, ma lo accoglie una grossa delusione: la Madonnina si è scordata di lui. ...continua a leggere
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Spazio libero
domenica 14 dicembre 2014
Se la merda avesse valore i poveri nascerebbero senza culo: falso!
Frase simbolo degli anni’80 “Se la merda avesse valore i poveri nascerebbero senza culo” eppure Carminati & Co hanno dimostrato il contrario
Se la merda avesse valore i poveri nascerebbero senza culo. Volgare nella sua crudezza questa frase è rimasta uno degli slogan più popolari e romantici della contestazione giovanile a cavallo degli anni ’80. il significato è evidente e non necessita di ulteriori spiegazioni ed è diventata talmente cara al pubblico da essere ripresa anche dal regista americano Walter Hill nel celebre film “Ancora 24 ore” (1982) con Eddie Murphy e Nick Nolte, ma volendo ricorrere ad una citazione “più colta” della frase possiamo ricordare Gaetano Sofri quando afferma in un’intervista a Repubblica il 9 novembre del 2012: “Abbiamo imparato che i poveri vanno in rovina mentre gli Stati o le banche fanno default. Non è solo una riverenza lessicale, come ammonisce la sentenza: “Se la merda avesse valore, i poveri nascerebbero senza il culo”. ...continua a leggeremartedì 9 dicembre 2014
Allarme da Strasburgo: la frammentazione della rete cancellerà Internet?
La fine di Internet come lo abbiamo conosciuto fino ad ora? Da Strasburgo un preoccupato allarme dopo che i buoi sono fuggiti dalla stalla
Strasburgo. Se la vicenda sollevata da Edward Snowdenriguardo le infiltrazioni spionistiche dell’NSA nelle comunicazioni telefoniche, e non solo, ai danni di ministri e capi di Stato internazionali (compresi quelli alleati) ha scoperchiato un vaso di Pandora che in fondo non ha destato più di tanta meraviglia nell’opinione pubblica, ora dal Commissario per i Diritti Umani di Strasburgo, Nils Muinzinieks, giunge un nuovo allarme che ha lo stesso effetto della scoperta dell’acqua calda: “Internet e il mondo digitale potrebbero indebolire o anche distruggere i nostri diritti fondamentali. Quanto agli Stati Uniti, se non cambieranno il modo di agire sul web, la ‘grande Rete’, così come la conosciamo oggi, rischia di scomparire”. ...continua a leggere
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social network
domenica 7 dicembre 2014
Roma Kaputt Mundi, dopo le sanguisughe i necrofagi, ora i batteri mangia-carne
Roma Kaputt, niente “mundi”. Ora che le sanguisughe si sono saziate e gli sciacalli si sono avventati sulla carcassa della Capitale è il turno dei batteri mangia-carne per finire il lavoro
Roma. Kaputt Mundi è il titolo di un romanzo di Ben Pastor, scrittrice italo-americana (Maria Verbena Volpi per l’anagrafe italiana) che racconta, in stile “giallista”, le indagini del colonnello Martin Bora e dell’ispettore di polizia Sandro Guidi nella Roma del ’44 in merito ad una serie di omicidi avvenuti poco prima dello sbarco di Anzio da parte degli alleati, ma è un titolo che calza a pennello per sintetizzare quanto sta avvenendo ora nella Capitale: dopo le sanguisughe che si sono ingrassate nelle stanze del potere, i vari necrofagi che si sono avventati sui miseri resti di ciò che gettavano dalla finestra ora è il turno dei batteri “mangia-carne”, la “fascite necrotizzante” che attacca e corrompe quel poco che è rimasto ...continua a leggere
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politica nazionale
mercoledì 3 dicembre 2014
Incidente nucleare nella centrale di Zaporizhye, Ucraina, le autorità minimizzano
Ucraina, incidente nucleare nella centrale di Zaporizhye, le autorità minimizzano, ma torna l'incubo di Chernobyl
Zaporizhye, Ucraina. Venerdì scorso si è verificato unincidente all’interno di una centrale nucleare, a darne la notizia lo stesso premier Arseny Yatseniuk, ma il ministro dell’Energia, Volodymyr Demchyshyn minimizzaassicurando che l’accaduto non comporta rischi, anche se l’episodio riporta alla mente il disastro di Chernobyl e il colpevole ritardo con cui le autorità russe dettero notizia dell’accaduto. Rassicurazioni anche dall’INSR francese che conferma di non aver registrato aumento di radioattività, ma da Vienna, dove ha sede l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, a cui ogni nazione deve rendere noto qualunque incidente nucleare
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dal mondo
martedì 2 dicembre 2014
Putin chiude i rubinetti del gas per l'Europa, no al South Stream
Dalla guerra fredda alla guerra del freddo: Putin, da Ankara, dichiara la decisione di tagliare il gas all'Europa centrale, stop al progetto South Stream
Putin lo ha fatto: è passato dalla nuova guerra fredda alla guerra del freddo e da Ankara, dov’è in visita al premier turco Recep Tayyp Erdogan, dichiara la chiusura del progetto South Stream. In pratica niente più gas russoall’Europa centrale. Il gasdotto da 16 miliardi di euro che doveva attraversare il Mar Nero per rifornire Bulgaria,Serbia, Slovenia,Ungheria ed Austria toccando anche il terminale di Tarvisio (Udine) non avrà più seguito. E’ la risposta alle sanzioni imposte dall’Unione Europea alla ex Unione Sovietica dopo le vicende che hanno scosso, e continuano a scuotere, l’Ucraina, ma c’era da aspettarselo ePutin più volte aveva ventilato questa ipotesi, ora si tratterà di vedere quali saranno le conseguenze nel prossimo futuro, visto che siamo incontro all’inverno. ...continua a leggere
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geopolitica
lunedì 1 dicembre 2014
Novartis Fluad, la roulette russa del vaccino. Polemiche tra Regioni e Lorenzin
Novartis Fluad, ancora decessi sospetti collegabili al vaccino, ma Regioni e Lorenzin si “rimpallano” le responsabilità
Novartis Fluad, non si ferma la conta delle morti sospette dopo la somministrazione del vaccino anti influenzale messo in commercio dalla multinazionale svizzera, 13 i decessi accertati fino ad ora, l’ultimo a Terni come confermato dal direttore dell’AIFA, Luca Pani. Domani l’Agenzia Italiana del Farmaco presenterà una relazione all’EMA (European Medicines Agency) per stabilire ulteriori accertamenti sulle possibili relazioni tra le morti dei pazienti e l’ormai famigerato Fluad. ...continua a leggere
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