La soria di Hur ed Hor, il giorno che mi accorsi di essere presente
Testa grossa e un corpo minuto, lanciai il primo vagito come un misto tra riso e pianto: che strano avere gli occhi aperti!
Quanta gente intorno a me e quanti suoni netti che mi pizzicano da tutte le parti!
Apro e chiudo le mie piccole mani e ancora non so perché, in nove mesi che ho vissuto nell’acqua era tutto onirico: la favola di due cellule che danno vita a un popolo di 100,1000, miliardi di cellule ed ecco sono io, un piccolo cosmo che nasce, cresce e morirà.
Quanta gente intorno a me e quanti suoni netti che mi pizzicano da tutte le parti!
Apro e chiudo le mie piccole mani e ancora non so perché, in nove mesi che ho vissuto nell’acqua era tutto onirico: la favola di due cellule che danno vita a un popolo di 100,1000, miliardi di cellule ed ecco sono io, un piccolo cosmo che nasce, cresce e morirà.
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